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Perché Zelensky ora sta chiedendo con urgenza aerei e carri armati

“È impossibile salvare Mariupol senza carri armati, altri veicoli corazzati, e ovviamente aerei. Tutti lo sano. Migliaia di persone, i cittadini che stanno morendo bloccati lì, lo sanno. Gli Stati Uniti lo sanno. L’Europa lo sa”: lo ha detto il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in un nuovo video.
A cura di Annalisa Girardi
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"Non possiamo salvare Mariupol senza tank e senza aerei": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video pubblicato oggi, in cui torna a lanciare un appello all'Occidente affinché vengano inviate più armi al suo Paese. Specialmente carri armati e aerei. Zelensky ha anche accusato Europa e Stati Uniti di lasciarsi intimidire da Mosca, mentre i coraggiosi cittadini di Mariupol si stanno difendendo dai missili e dalle bombe russe armati solo di fucili. "Auguro anche una piccola percentuale del loro coraggio a chi sta continuando a pensare da oltre un mese come mandare una dozzina di aerei e tank in Ucraina. È impossibile salvare Mariupol senza carri armati, altri veicoli corazzati, e ovviamente aerei. Tutti lo sano. Migliaia di persone, i cittadini che stanno morendo bloccati lì, lo sanno. Gli Stati Uniti lo sanno. L'Europa lo sa", ha detto accusando ancora l'Occidente di avere paura a prendere quella decisione, secondo Zelensky necessaria.

Se non verranno consegnati i carri armati e gli aerei infatti, ha sottolineato, non solo l'Ucraina non sarà più in grado di difendersi, ma verrebbero minacciati anche i Paesi vicini. Un avvertimento fatto anche direttamente al suo omologo polacco, con cui Zelensky si sarebbe anche detto "deluso" per non aver ricevuto i MiG-29 dalla Polonia.

Il presidente ucraino, sempre nel video pubblicato oggi, si è anche rivolto direttamente anche alla Russia: "Diciamo una cosa all'occupante: andate a casa, ora che potete ancora camminare".  Per poi paragonare i militari russi ai nazisti, affermando che "dovranno rispondere della distruzione che hanno portato". Zelensky ha quindi concluso spiegando che le truppe di Mosca hanno l'ordine di distruggere "spedali, scuole, chiese, memoriali dell'Olocausto, tutto ciò che rende il nostro un popolo" e affermando: "Ottanta anni fa i nazisti hanno cercato di prendere l'Europa allo stesso modo in cui agiscono gli occupanti dell'Ucraina. Nessuno glielo perdonerà. Dovranno risponderne, probabilmente non a Norimberga ma il senso sarà quello. Vedrete. Lo garantiremo".

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