Perché Zelensky dice che il destino della guerra si decide a Severodonetsk (dove i russi avanzano)
Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la città orientale di Severodonetsk è "l'epicentro dello scontro nel Donbass". "Questa è una battaglia molto feroce – ha affermato – ed è una delle più difficili in questa guerra. Sono grato a tutti coloro che difendono la città. Il destino del nostro Donbass si sta decidendo lì".
E in effetti è proprio a Severodonetsk che si stanno decretando le sorti dell‘integrità territoriale dell'Ucraina: la caduta della città permetterebbe a Putin di affermare che l'intera repubblica di Lughansk è stata conquistata. Con il raggiungimento di questo obiettivo militare, il Cremlino concentrerebbe tutte le sue forze nella conquista totale del Donbass con offensive sempre più violente sulla repubblica di Donetsk, in cui le forze ucraine controllano circa la metà del territorio.
I combattimenti a Severodonetsk
La Russia sta cercando di conquistare Severodonetsk con lo stesso metodo usato su Mariupol: bombardamenti continui e graduale avanzata di truppe corazzate. Ad aiutare Mosca anche il quantitativo di armi a disposizione che secondo Kiev è dieci volte superiore a quello in dotazione all'esercito ucraino. Nonostante tutto, i soldati ucraini continuano a resistere: a Severodonetsk però restano intrappolati circa 15mila civili che non possono lasciare la città a causa dell'intensità dei bombardamenti.
Accerchiati dai russi e con perdite fino a 150 uomini al giorno, i militari di Kiev stanno cercando di reagire ritirandosi verso Lysychansk, situata su un'altura le cui difese naturali sono difficili da superare. In questo momento le armi occidentali appaiono fondamentali per vincere la battaglia decisiva contro Mosca. Secondo il governatore di Lughansk, Serhij Haidai, con i lanciarazzi a lungo raggio promessi da Stati Uniti e Gran Bretagna, l'esercito di Kiev potrebbe "riprendere Severodonetsk in due o tre giorni".
Cosa succede se i russi conquistano il Donbass
Con la caduta di Lughansk e la possibile conseguente conquista di Donetsk, potrebbero concretizzarsi tre ipotesi: la prima è che Putin possa dichiarare il raggiungimento dell'obiettivo della guerra e decidere di sedersi al tavolo delle trattative. La seconda è che Mosca possa decidere di spingersi fino a Odessa per poi raggiungere la Transnistria, regione separatista filo-russa in Moldavia. Il terzo scenario, invece, prevede nuove mire del Cremlino su Kiev, la capitale alla quale i russi hanno rinunciato nelle prime fasi della guerra.