Perché Trump è indagato per spionaggio dall’Fbi
L'Fbi sta indagando sull'ex presidente USA Donald Trump per possibile spionaggio e ostruzione della giustizia. Il testo del mandato è stato reso noto oggi dal tribunale e ripreso dai media americani. La lettura del mandato di perquisizione, desegretato dal tribunale, conferma quindi le indiscrezioni della stampa statunitense di questi giorni.
Nei giorni scorsi l’Fbi aveva fatto irruzione la residenza di Donald Trump, perquisendo la casa a Mar-a-Lago in Florida, portando portato via ben 11 faldoni di documenti riservati, compresi alcuni classificati come top secret, la cui consultazione è permessa solamente all’interno di speciali edifici governativi. Secondo le accuse se ne sarebbe appropriato illegalmente alla fine del suo mandato alla Casa Bianca.
"Numero uno, era tutto declassificato. Numero due, non avevano bisogno di ‘sequestrare' nulla. Avrebbero potuto ottenerlo quando volevano senza fare politica e irrompere a Mar-a-Lago". Lo scrive sul suo account social Truth Donald Trump a proposito dei documenti portati via dagli agenti dell'Fbi durante la perquisizione in Florida. "Erano in un luogo sicuro, con un lucchetto in più messo dopo che me lo avevano chiesto loro", ha aggiunto.
Secondo l’ex presidente degli Stati Uniti si tratterebbe di una mossa per impedirgli di correre alle elezioni del 2024.
Il mandato non specifica di quali documenti ‘top secret' si parla. Ma, secondo molti osservatori, si tratterebbe di quelle carte sulle armi nucleari di cui aveva dato anticipazione il Washington Post. Documenti contrassegnati con le sigle ‘TS/SCI', che indicano uno dei livelli più alti di segretezza del governo americano. Privilegio che Trump ha perso, per volere del successore Joe Biden, dopo l'attacco a Capitol Hill.
Secondo il New York Times, fra i documenti oggetto della perquisizione c'erano anche informazioni sui più segreti programmi americani, i cosiddetti ‘special access programs'.
"La questione delle armi nucleari è una bufala, proprio come la Russia, la Russia era una bufala, due impeachment erano una bufala, l'indagine Mueller era una bufala e molto altro ancora", ha attaccato l'ex presidente accusando "le stesse persone squallide" di essere coinvolte in una cospirazione contro di lui.
"Perché l'Fbi non ha consentito ai miei avvocati di essere presenti alla perquisizione a Mar-a-Lago? Li ha fatti aspettare fuori al caldo, non li ha lasciati nemmeno avvicinarsi. ‘Assolutamente no', hanno risposto! Forse per lasciare prove?", ha insinuato il tycoon ribadendo l'accusa ai federali di volerlo incastrare.
E poi ha puntato il dito contro Barack Obama sostenendo che il suo predecessore avrebbe portato via dalla Casa Bianca "30 milioni di pagine di documenti" classificati. "Il presidente Barack Hussein Obama ha preso 33 milioni di pagine di documenti, molti dei quali riservati. Quanti di loro riguardavano il nucleare? La risposta è: Un sacco!"