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Guerra in Ucraina

Perché Svezia, Norvegia e Finlandia temono di essere i prossimi Paesi invasi dalla Russia

Finlandia e Svezia pensano all’ingresso nella Nato, mente la Norvegia già ne fa parte. Nel Nord Europa torna il timore di un’estensione del conflitto in Ucraina.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'invasione della Russia in Ucraina ha cambiato lo scenario europeo, e potrebbe cambiarlo ancora. L'unità suscitata dalla guerra decisa da Putin nel cuore del vecchio continente – e anche la strenua resistenza del Paese aggredito – non si vedeva dalla fine della seconda guerra mondiale. Tanto che Stati storicamente neutrali hanno fornito armi all'Ucraina per resistere e, allo stesso tempo, Paesi fortemente legati all'economia russa hanno tagliato più ponti possibile. C'è, però, chi ha più timore degli altri sulle possibili ripercussioni di questo conflitto e soprattutto sulle mire espansionistiche di Putin.

La Cnn dedica un lungo approfondimento ai Paesi della penisola scandinava, che si chiedono se saranno i prossimi nella lista di Putin. Il confine condiviso tra Russia e Finlandia è di centinaia di chilometri, che oggi spaventano particolarmente il Paese scandinavo. Tanto che, da quando è cominciato il conflitto in Ucraina, si è tornati a parlare non solo dell'adesione del Paese di Zelensky alla Nato, ma anche dell'eventuale ingresso di Finlandia e Svezia. La Norvegia, invece, ne fa già parte, ma condivide con la Russia un tratto di confine molto meno esteso. Svezia e Finlandia, tra l'altro, fanno parte dell'Unione europea, a differenza della Norvegia. Da quando si è ricominciato a parlare del loro possibile ingresso nella Nato, però, la Russia ha chiarito a più riprese che "comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione".

I Paesi del Nord, però, sono già all'interno di una loro personale rivoluzione da quando è cominciata la guerra in Ucraina: "La Finlandia e la Svezia hanno improvvisamente cambiato la loro posizione di lunga data di non esportare armi in zone di guerra – ha spiegato alla Cnn Charly Salonius-Pasternak, ricercatore in sicurezza globale presso l'Istituto finlandese di affari internazionali – il loro invio di forniture in Ucraina è stato un grande colpo di scena per gli europei e un motivo di sospetto per Putin". Inoltre, in futuro, i cinque Paesi riuniti nella Nordic Defence Cooperation – Danimarca, Finlandia, Svezia, Norvegia e Islanda – potrebbero cambiare i loro piani militari, cominciando a immagazzinare armamenti.

Dal punto di vista strategico, la Finlandia ha sempre guardato alla possibile adesione alla Nato come un deterrente per fermare la Russia, ha detto l'ex primo ministro Alexander Stubb alla Cnn. Ma ora che Putin ha distrutto l'equilibrio che c'è stato finora, generando paura e timore di un'escalation del conflitto, il risultato potrebbe essere proprio un ingresso nel Patto Atlantico da parte di quei Paesi che per anni sono rimasti neutrali, stringendo comunque accordi con Europa e Stati Uniti.

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