Perché Svezia e Finlandia sono i Paesi che aiutano di più l’Ucraina e perché ora Putin li minaccia
La Russia di Putin ha puntato il dito contro la Finlandia e la Svezia, sostenendo che un'eventuale adesione alla NATO dei due Paesi rappresenterebbe un'ulteriore "minaccia nazionale". "Un'eventuale adesione – ha dichiarato – porterebbe a gravi conseguenze politico-militari". Ad abbassare i toni dello scontro sono state Helsinki e Stoccolma, che hanno ribadito la propria sovranità ma sottolineato di non vedere "alcuna nuova minaccia militare".
La miccia dello scontro è stata accesa nella giornata di venerdì, quando Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri russo, ha dichiarato che gli occhi della Russia sono puntati sulla Finlandia. "Vediamo il loro mantenimento di una politica di non allineamento militare come un fattore importante che contribuisce alla stabilità e alla sicurezza nell'Europa del nord e in Europa nel suo insieme. Non possiamo non notare gli sforzi della Nato e soprattutto degli Stati Uniti di coinvolgere la Finlandia e la Svezia nell'alleanza".
Il presidente finlandese Sauli Niinisto ha ribadito ai media finlandesi di non aver "visto una minaccia nelle dichiarazioni di Mosca". Ha sottolineato però una somiglianza a quanto detto dal presidente russo Vladimir Putin già nel 2016 durante una sua visita in Finlandia. La stessa posizione è stata assunta dal ministro degli Esteri Pekka Haavisto. "Non pensiamo sia una minaccia militare – ha detto -. Se la Finlandia dovesse essere il confine esterno della Nato, significa che la Russia ne terrebbe certamente conto nella pianificazione della difesa e non vedo nulla di nuovo in queste frasi". La Svezia ha confermato invece la propria sovranità con parole più decisamente più ferme. "Voglio essere molto chiara – ha detto la premier Magdalena Andersson -. La Svezia decide autonomamente la sua linea politica e sicurezza in quanto Paese indipendente".
Entrambi i Paesi hanno partecipato al vertice Nato organizzato virtualmente nella giornata di venerdì. Gli Stati Uniti hanno sottolineato il ruolo di Svezia e Finlandia come "stretti partner e amici della Nato". "Lo scopo di Putin – ha continuato il presidente degli Usa – è quello di dividere prima la Nato e poi l'Occidente". Helsinki e Stoccolma hanno sempre avuto rapporti di stretta collaborazione con la NATO, partecipando più volte a incontri in qualità di partner. Il 24 gennaio scorso la ministra degli Esteri svedese Ann Linde e il ministro degli Esteri finlandese hanno incontrato Stoltenberg proprio per discutere il progressivo peggioramento della crisi con l'Ucraina. In quell'occasione la Finlandia ha ricordato che la maggioranza dei cittadini non ha espresso parere favorevole per l'adesione alla Nato, ma che ha voluto continuare a perseguire la stretta collaborazione con l'organo internazionale.
Dall'altra parte, invece, la Svezia ha continuato a fornire assistenza militare, tecnica e umanitaria all'Ucraina. Lo ha sottolineato lo stesso Zelensky sul suo profilo Twitter ufficiale, segnando in qualche modo la vicinanza del Paese nella lotta a Putin. Il presidente ucraino ha parlato di una vera e propria "coalizione anti-Putin da costruire". Con la Finlandia, inoltre, il Paese aveva già detto di no alla partecipazione a due Campionati mondiali di bandy previsti a marzo in Russia a causa della situazione politico-militare che ha visto il Paese di Putin opporsi all'Ucraina.