Perché secondo Zelensky questa settimana è cruciale per le sorti della guerra in Ucraina
"Questa settimana potrebbe essere cruciale per le sorti della guerra tra Russia e Ucraina" ne è convinto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che nel suo discorso giornaliero alla nazione ha messo in guardia la popolazione sull‘imminente battaglia del Donbass che si prevede sanguinosa. "Le truppe russe si stanno predisponendo per operazioni militari su larga scala nell'Est del nostro Paese" ha spiegato il leader ucraino le suo video messaggio notturno, assicurando: "Non sappiamo quanti armi russe ci saranno ma sicuramente ce ne saranno molte di più di quanto ce ne siano state finora. Possono usare ancora più missili, ancora più bombe aeree contro di noi. Ma ci stiamo preparando per queste loro azioni e risponderemo". Una battaglia decisiva dunque è all'orizzonte e dal cui esito dipenderanno i rapporti di forza ai prossimi negoziati tra i due Paesi.
Zelensky: "Tutto dipende da quante armi avremo"
"Tutto dipende da quanto velocemente saremo aiutati dagli Stati Uniti. Ad essere onesti, se saremo in grado di sopravvivere all'offensiva russa dipende da questo. Ho fiducia al 100% nel nostro popolo e nelle nostre forze armate. Ma sfortunatamente non ho la certezza che riceveremo tutto ciò di cui abbiamo bisogno" ha spiegato Zelensky. In una intervista alla Cbs, il presidente ucraino ha promesso che farà di tutto per "fornire armi ancora più attivamente a chi combatte per l'Ucraina", nonché di aumentare ulteriormente l'attività diplomatica e mediatica, anche per giustificare nuove sanzioni contro la Russia. Zelensky infine ha accusato poi la Russia di aggirare le sue responsabilità sui crimini di guerra: "Quando non si ha il coraggio di ammettere i propri errori, di chiedere scusa, di adattarsi alla realtà e imparare, ci si trasforma in mostri. E se il mondo li ignora, allora i mostri decidono che è il mondo a doversi adattare a loro. Bene, l'Ucraina fermerà tutto questo. Verrà il giorno in cui dovranno ammettere tutto".
"Mosca continua a mentire sui crimi di guerra in Ucraina"
"I russi Dicono che gli omicidi di Bucha non sono opera loro, ma presumibilmente nostra. Anche se è ovvio per tutti che le persone sono state uccise mentre l'esercito russo controllava la città. Dicono che l'attacco missilistico a Kramatorsk non è il loro, ma presumibilmente nostro. Anche se è stata la loro propaganda ad annunciare questo attacco e sebbene i missili volassero dal territorio sotto il loro controllo. E di tutte le nostre città distrutte, di tutti i nostri villaggi bruciati, dicono la stessa cosa, che non sono loro, ma presumibilmente noi. Le forze armate russe, anche dopo più di sei settimane di guerra, continuano a mentire affermando di non aver colpito nessuno degli obiettivi civili! Sapete perché è così? Perché è codardia. Hanno sequestrato la Crimea e la colpa è nostra. Hanno distrutto la vita normale nel Donbas e la colpa è nostra. Hanno abbattuto un Boeing malese e la colpa è nostra. Sono otto anni che uccidono persone e bambini sulla nostra terra e la colpa è nostra. Hanno distrutto la più potente regione industriale dell'Europa orientale e si presume che la colpa sia nostra".