Perché secondo l’Intelligence inglese ci vorranno mesi per la mobilitazione dei riservisti russi
Per la mobilitazione dei 300mila riservisti annunciata ieri dal presidente Putin e dal ministro della Difesa russo Shoigu ci vorranno mesi.
Anzi, la decisione potrebbe mettere in seria difficoltà Mosca da un punto di vista logistico e amministrativo.
Ne è convinto il Ministero della Difesa britannico, che nell'ultimo bollettino pubblicato oggi, giovedì 22 settembre, con gli aggiornamenti sulla guerra in Ucraina ha affermato che "probabilmente la Russia farà un tentativo di creare nuove formazioni composte per la maggioranza di queste truppe che difficilmente saranno effettivi combattenti per mesi".
L'Intelligence inglese ha definito la decisone del Cremlino circa la mobilitazione militare dei riservisti "un'ammissione del fatto che la Federazione ha esaurito le scorte di volontari disposti a combattere contro Kiev".
"È probabile – si legge ancora nell'aggiornamento quotidiano dell'Intelligence inglese – che la Russia debba lottare con le sfide logistiche e amministrative legate al radicamento dei 300.000 effettivi. Probabilmente cercherà di allestire nuove formazioni con molte di queste truppe, che difficilmente saranno efficaci in combattimento per mesi", aggiunge il report.
"Anche questa mobilitazione limitata sarà probabilmente molto impopolare presso una parte della popolazione russa. Putin sta accettando un considerevole rischio politico nella speranza di generare la necessaria potenza di combattimento", afferma ancora l'intelligence britannica.
Di errore circa la mobilitazione annunciata da Putin ha parlato poco fa anche il presidente francese Emmanuel Macron. "Penso che ciò di cui abbiamo bisogno sia la pace e il cessate il fuoco", ha affermato, aggiungendo che la decisione del leader del Cremlino "di aumentare il livello di guerra è una cattiva notizia per il popolo russo, è una cattiva notizia per i giovani russi ed è una cattiva notizia per la Russia perché aumenterà l'isolamento del suo Paese".