Perché Ryanair ha dimezzato i profitti nonostante le persone viaggino sempre di più
I passeggeri che viaggiano in aereo e che prenotano voli low cost non mancano eppure la più grande compagnia aerea europea del settore, Ryanair, ha annunciato un consistente crollo dei profitti rispetto all'anno precedente che ha portato a un conseguente cedimento anche delle azioni della società. Secondo i dati del secondo trimestre dell'anno, presentati agli azionisti, infatti, la compagnia aerea irlandese ha registrato profitti pari a 360 milioni di euro tra aprile e giugno, vale a dire il 46% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, nonostante il numero di passeggeri sia aumentato del 10%, arrivando a 55,5 milioni.
Risultati deludenti che hanno fatto scendere il prezzo delle azioni della compagnia low cost del 12,5% nelle prime contrattazioni di lunedì e sembrano aver avuto anche un effetto a catena anche su altri titoli azionari di compagnie aeree quotate in borsa.
Secondo la stessa compagnia, si tratta di dati influenzati principalmente dalla politica dei prezzi della società che sono scesi del 15% nei tre mesi considerati dopo che si è deciso di effettuare una serie di vendite scontate per riempire i 500 aerei della compagnia. Questa iniziativa infatti ha contribuito ad aumentare il numero di passeggeri del 10% nel corso del trimestre, ma ha avuto un costo. Per lo stesso motivo la compagnia aerea ha avvertito che le tariffe rimarranno sostanzialmente più basse anche per il resto dell'estate, in una continua lotta per conquistare passeggeri.
"Non c'è carenza di domanda, anzi, è la più forte che abbia mai visto. Ma le persone stanno diventando più caute su cosa fanno con i loro soldi. Sono felici di spendere e viaggiano in massa. Sono solo un po' più frugali" ha spiegato il responsabile finanziario Ryanair Neil Sorahan, affermando che Ryanair ha avuto difficoltà a mantenere le tariffe più alte dopo aver aumentato i prezzi di oltre il 20% l'anno scorso.
Ryanair ha dichiarato che il costo medio della sua tariffa è sceso da 49,07 euro a 41,93 euro su base annua, ma l'aumento del numero di passeggeri ha contribuito a limitare il calo dei ricavi totali all'1%. Lo stesso andamento dovrebbe avvenire anche in questo trimestre. Sebbene ci si aspetti una forte domanda durante l'estate, "i prezzi rimarranno più bassi di quanto ci aspettassimo" spiegano dalla società, aggiungendo: "Ora ci aspettiamo che le tariffe del trimestre siano sostanzialmente inferiori a quelle dell'estate scorsa. Il risultato finale del primo semestre, tuttavia, dipenderà totalmente dalle prenotazioni dell'ultimo minuto di agosto e settembre".
In generale, secondo la società ma anche secondo altri vettori, i clienti aspettano più del solito per prenotare le vacanze estive a causa della crisi del costo della vita e questo ha fatto abbassare le tariffe. Ryanair ha inoltre dichiarato di essere stata colpita anche dalle difficoltà del controllo del traffico aereo, dovute a vari fattori, tra cui scioperi e necessità di garantire atterraggi sicuri in caso di condizioni meteorologiche estreme. "Negli ultimi 10 giorni di giugno abbiamo subito un significativo deterioramento della capacità di controllo del traffico aereo europeo, che ha causato numerosi ritardi e cancellazioni dei voli, in particolare sui voli mattutini della prima ondata", ha affermato l'amministratore delegato di Ryanair, Michael O'Leary, chiedendo alla Commissione europea una riforma del settore”.
La società con sede a Dublino però si sente ancora ottimista sulla sua crescita a lungo termine. Nella sua presentazione degli utili, ha affermato infatti che i suoi occhi sono ancora puntati sul suo obiettivo si aumentare il numero di viaggiatori a 300 milioni all'anno del 2034. Per l'anno in corso, prevede che il traffico aumenterà dell'8% a 200 milioni, che è una buona percentuale verso l'obiettivo finale.