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Guerra in Ucraina

Perché Putin non userà armi nucleari, spiegato dall’ammiraglio che aveva i codici delle bombe atomiche

Perché Putin non ha motivi per usare armi nucleari, spiegato dall’ammiraglio statunitense James Stavridis, che ai tempi del comando Nato aveva i codici delle bombe atomiche.
A cura di Antonio Palma
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Il mondo da giorni ormai ha gli occhi puntati sull'Ucraina per la tragedia che si sta consumando nel Paese ma anche per il rischio di una escalation della guerra scatenata dai russi che, se dovesse coinvolgere anche la Nato, potrebbe diventare mondiale, come ha ribadito anche il presidente Usa Biden. Al momento però tutti gli analisti son concordi nel ritenere improbabile l'uso di armi nucleari da parte di Putin in Ucraina, per diversi motivi. A spiegarlo ad esempio ci ha pensato l'ammiraglio statunitense James Stavridis, nel 2009 comandante supremo di tutte le truppe della Nato, che durante il servizio deteneva i codici delle bombe atomiche per l'alleanza occidentale. "Abbiamo sottovalutato il pericolo in Ucraina ma a questo punto, tuttavia, non mi preoccuperei di uno scambio nucleare" ha spiegato Stavridis allo Spiegel.

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Putin può arrivare all'obiettivo usando armi convenzionali

Il motivo principale secondo Stavridis è la netta superiorità dell'esercito russo e la notevole disponibilità di armamenti convenzionali. "Vladimir Putin può realizzare ciò di cui ha bisogno usando armi convenzionali come sta tragicamente facendo, con bombe e missili, tutte le armi che gli abbiamo visto già usare, in particolare in Siria. Quindi, non ha una ragione tattica per usare armi nucleari" sostiene l'ammiraglio statunitense. "L'unica cosa che secondo me potrebbe  fargli usare un'arma nucleare tattica è un attacco Nato ma la Nato non ha alcun interesse a invadere la Russia e come comandante supremo alleato in Europa posso dire che non lo ha mai avuto" ha assicurato.

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Il possibile errore e le linee di comunicazione sempre aperte

Quello che deve preoccuparci, secondo Stavridis, è un possibile errore con un missile russo che per sbaglio colpisce oltre il confine polacco o finisce su un comando nato. Questo infatti potrebbe dare vita alla tanto temuta escalation . Anche da questo unto di vista però  le linee di comunicazione tra Washington e Mosca, specialmente quelle tra i capi militari "Sono sorprendentemente buone" secondo l'ammiraglio . "So per certo che le controparti sono in comunicazione. Abbiamo linee dirette che abbiamo usato di recente anche per la Siria. Teniamo separati gli eserciti ovunque sia possibile, e quelle linee sono aperte e devono rimanere aperte" ha aggiunto Stavridis

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Nato: Non dispiegheremo missili nucleari medio raggio in Europa

Nella guerra in Ucraina lanciata dalla Russia laNato però teme l'uso di armi chimiche.  “Siamo preoccupati che Mosca possa mettere in scena un'operazione sotto falsa bandiera forse anche con armi chimiche”, ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles alla vigilia della riunione straordinaria tra i ministri della Difesa dell'alleanza. "Hanno affermato che non avevano intenzione di invadere l'Ucraina, ma lo hanno fatto. Hanno affermato che stavano ritirando le loro truppe, ma ne hanno inviate in ancora di più. Affermano di proteggere i civili, ma stanno uccidendo i civili. Ora stanno facendo affermazioni assurde su laboratori biologici e armi chimiche in Ucraina. Questa è solo un'altra bugia e siamo preoccupati che Mosca possa inscenare un'operazione che coinvolta l'uso di armi chimiche" ha speigato. "Al momento ci sono centinaia di migliaia di soldati a un alto livello d'allerta nella nostra Alleanza e 100 mila soldati americani in Europa, oltre a 40 mila soldati sotto il diretto comando della Nato, principalmente nella parte orientale dell'Alleanza supportati da forze aeree e navali". In ogni caso, però, "non saremo speculari a ciò che fa la Russia. Quindi non dispiegheremo missili nucleari a raggio intermedio in Europa" ha assicurato.

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