Guerra Ucraina, perché per i russi sarà molto difficile conquistare Kiev: il piano dell’esercito ucraino
Fiumi, ponti, paludi e un tessuto industriale importante. Secondo i generali dell'esercito ucraino a comando della difesa di Kiev, questi sono i punti di forza della città che potrebbero permettere di respingere l'avanzata dell'esercito russo.
Secondo un report dell'Istituto per lo studio della guerra, un think thank statunitense, le operazioni dell'esercito russo hanno lo scopo di circondare al città da nord-ovest, da ovest e da est. Il 14 marzo i soldati russi hanno condotto attacchi a nord ovest della Capitale ucraina, tentando senza successo di superare il fiume Irpin, che si trova a circa 20 chilometri dal centro di Kiev. Il ponte di Irpin è stato distrutto, ma sono stati anche posizionati blocchi di cemento, pneumatici e sacchi di sabbia sulle altre possibili vie d'accesso. Un altro fronte della battaglia di Kiev è a Brovary, 40 chilometri a nord est della Capitale ucraina.
Fiumi, ponti e paludi: un vantaggio per gli ucraini
Proprio i fiumi della città, il Dnepr e i suoi affluenti, rappresentano un punto di forza per la difesa di Kiev. Due generali ucraini hanno raccontato alla BBC che la topografia e il terreno della Capitale sembrano essere dalla loro parte: "La città è grande e tentacolare. Da un lato è difficile difenderla proprio per le dimensioni, ma d'altra parte, questo è un vantaggio. Fiumi e ponti si trovano sulle vie di ingresso alla città. Le nostre truppe stanno costruendo difese e fortificazioni". Intorno alla città, inoltre, ci sono moltissimi piccoli affluenti del Dnepr, acquitrini e paludi. Un terreno, quindi, che non rende facile l'avanzata dei russi e in generale certamente non adatto ai movimenti di un esercito. "Queste sono pianure paludose e i russi non possono superarle. Se non ci fossero i soldati ucraini, creerebbero un passaggio sul fiume per attraversarlo. Ma noi siamo lì ad attenderli e non possono farlo", hanno spiegato ancora i generali.
Un secondo vantaggio per gli ucraini è legato alla natura industriale della Capitale ucraina: ci sono officine e fabbriche che possono produrre in poco tempo materiali per le fortificazioni e le barricate come blocchi di cemento.
Un altro aiuto: le dimensioni di Kiev
Secondo un articolo pubblicato a febbraio (quindi prima dell'inizio dell'invasione) su Kyiv Independent, un giornale online ucraino in lingua inglese, "ottenere il controllo di una metropoli con una popolazione di oltre 3 milioni di persone, molte delle quali sono pronte a resistere al nemico, è un compito difficile e irrealistico, dato il numero richiesto di truppe, che attualmente non si osserva vicino al confine". Inoltre "Kiev è molto difficile da isolare a causa della sua complessa topografia, e sarà raggiunta da gruppi di resistenza provenienti da tutta l'Ucraina. Questo renderà impossibile al nemico tenere la capitale per molto tempo". Infine, viene ricordato, che "un'Ucraina democratica sarà in grado di sopravvivere anche se la capitale viene presa. Qualsiasi potenziale governo "fantoccio" non sarà riconosciuto dagli ucraini o dal mondo. È inutile pensare che avendo catturato Kiev, la Federazione Russa stabilirà il controllo sull'Ucraina".
Un'altra chiave di lettura offerta da alcuni esperti militari citati dal Washington Post è questa: i russi non sono in grado di gestire una guerra non convenzionale, con tecniche quasi di guerriglia. Gli analisti prevedono che alla fine le forze russe accerchieranno Kiev ed entreranno in città probabilmente aiutate da bombardamenti aerei, ma anche se questo dovesse accadere, non è detto che l'esercito di Putin riesca a vincere la battaglia. Per gli ucraini, si legge ancora, "questa guerra è una guerra di logoramento. Sembra che stiano cercando di rallentare e logorare l'esercito russo, creando le condizioni per uno stallo ai confini esterni di Kiev".
Secondo quanto si legge in un'analisi pubblicata sul sito della ABC, le imponenti dimensioni di Kiev (cioè 840 chilometri quadrati) hanno un impatto sia su chi attacca che su chi difende: in città ci sono infatti "edifici alti e una griglia di strade sia larghe che strette. Per questo motivo, nessuna delle due parti sarà in grado di concentrare un gran numero di truppe in qualsiasi luogo e momento. Sarà una battaglia di migliaia di piccole squadre militari una contro l'altra a distanza molto ravvicinata. Ogni edificio è un potenziale bunker, ogni strada una potenziale zona di imboscata". A Kiev ci sono inoltre ampie gallerie sotterranee, che permettono agli ucraini di scomparire e riapparire in altri luoghi della città e possono essere utilizzate anche per i rifornimenti logistici. A tutto questo, ovviamente, c'è da aggiungere che gli abitanti di Kiev conoscono alla perfezione il territorio e i russi, invece, no.