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Guerra in Ucraina

Perché l’offensiva russa su Kharkiv non è decisiva per vincere in Ucraina: l’analisi del generale Battisti

Il generale Giorgio Battisti analizza quanto sta accadendo in questi giorni nella regione nord-orientale di Kharkiv dove Mosca ha sfondato dopo una offensiva e conquistato diversi villaggi, costringendo l’esercito ucraino a indietreggiare.
Intervista a Generale Giorgio Battisti
Ex comandante del Corpo d'Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia
A cura di Antonio Palma
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"L'offensiva russa a Kharkiv è un'azione che non era stata prevista dall'inteligence ucraina e l'esercito di Kiev è rimasto sorpreso ma non è un'azione decisiva per la guerra in Ucraina perché mancano le forze necessarie" lo ha spiegato a Fanpage.it il generale Giorgio Battisti analizzando quanto sta accadendo in questi giorni nella regione nord-orientale di Kharkiv dove Mosca ha sfondato e conquistato diversi villaggi, costringendo l'esercito ucraino a indietreggiare.

L'esercito russo avanza a Kharkiv. L'Offensiva russa è la strategia vincente di Mosca per vincere la guerra in Ucraina?

Le motivazioni reali di questa offensiva russa al momento non sono ancora chiare. Da quanto riportano alcuni servizi di intelligence occidentali, i russi avrebbero schierato per questa azione dai 30 ai 50mila uomini che non sono sufficienti per uno sfondamento ampio che possa stravolgere i risultati di questo fronte sostanzialmente statico. Un'azione che ha portato come risultati un'avanzata di qualche chilometro al giorno e la conquista di qualche villaggio che comunque al momento non porta a cambiare le sorti del conflitto. Ritengo che sostanzialmente l'offensiva potrebbe avere due scopi. Il primo è di cercare di mettere in difficoltà l'Ucraina prima che arrivino le armi che sono state promesse dagli Usa e che hanno grandi capacità offensive. Equipaggiamenti che potrebbero dare nuovo respiro alla resistenza ucraina. Il secondo motivo, connesso al primo, è di far crollare lo spirito di resistenza degli ucraini, agendo sull'effetto morale e psicologico prima di quella conferenza internazionale di giugno in Svizzera in cui il mondo discuterà proprio del futuro dell'Ucraina.

Una offensiva dagli obiettivi più strategici e politici che tattici sul campo di battaglia?

L'offensiva russa sicuramente qualche problema lo ha creato e ha costretto gli ucraini a spostare alcune forze dal fronte sud verso nord, rendendo ancora più difficile la capacità di tenuta delle linee ucraine, che da ottobre sono sottoposte a questa spinta su tutti i mille chilometri del fronte. In non ritengo che l'obiettivo sia quello di occupare Kharkiv o combattere all'interno della città. Si tratta di un centro le cui dimensioni sono il doppio di Milano con quasi un milione e mezzo di abitanti prima della guerra e quindi richiederebbe sia una grande disponibilità di truppe sia l'onere di grandi perdite nei combattimenti. Rispetto al passato, inoltre,  i russi ora sembrano più attenti a risparmiare vite umane e con le forze in campo ora non entreranno a Kharkiv.

Con queste puntate offensive sul campo di battaglia, anche se dai risultati limitati, Putin spera di poter mettere la comunità internazionale di fronte al fatto compiuto di un crollo morale degli ucraini prima della discussione. Sul campo di battaglia già si nota che sono cambiate da parte ucraina le espressioni per descrivere i combattimenti sul terreno. Del resto ci sono già dissapori tra i vertici militari ucraini e i vertici politici, dopo la sostituzione del capo di stato maggiore alcuni mesi fa, e tra gli stessi vertici militari.

Generale Giorgio Battisti
Generale Giorgio Battisti

Putin dice che la Russia è sempre pronta a discutere un piano di pace. L'offensiva russa è un modo per costringere l'Ucraina a trattare da una posizione di inferiorità?

Lo scopo è arrivare alle trattative da una posizione di forza, certo, ma ci sono anche altre valutazioni più pratiche che vengono fatte. C'è chi ritiene che l'offensiva potrebbe avere anche lo scopo di creare una sorta di zona cuscinetto con l'Ucraina per impedire che gli ucraini possano colpire il territorio russo a Belgorov. In realtà servirebbe per evitare l'artiglieria tradizionale ma non i missili che hanno gittate molo più ampie. Poi bisogna capire come procederà questa azione. Nelle ultime ore ad esempio la spinta offensiva ha avuto un notevole rallentamento.

Secondo lei dunque l'attacco a Kharkiv non è decisivo  

No perché non ci sono le forze per poter spingere oltre. Se volessero sfondare il fronte dovrebbero pensare a una operazione molto più ampia. Io credo che Putin sia convinto che prima o poi ci sarà un cedimento morale degli ucraini. Del resto, come si dice in ambito militare, gli ucraini hanno perso il "momento operativo". In pratica non hanno più la capacita e disponibilità di mezzi e uomini per condurre un attacco. Lo hanno perso col fallimento dell'offensiva dell'estate scorsa.

Blinken ha affermato però che i nuovi aiuti Usa potrebbero cambiare le sorti del conflitto

In realtà più che cambiare le sorti della guerra potrebbero logorare maggiormente le forze russe. Inoltre gli equipaggiamenti non arriveranno tutti insieme. Il problema non sono i soldi ma è avere le industrie che siano in grado di produrre armi e mezzi perché c'è un limite nelle industrie occidentali:  non sono industrie belliche come in Russia ma hanno ritmi molto più lenti. Putin intanto continuerà ad esercitare la pressione sull'Ucraina con continui bombardamenti, non solo al fronte, con lo scopo di arrivare a far crollare il morale della società ucraina che da due anni subisce questi attacchi.

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