video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Perché l’invio di 10mila soldati d’elite russi a Bakhmut è una pessima notizia per Kiev

Il generale Battisti: “I russi potrebbero lanciare un attacco verso Kramatorsk e Sloviansk, le ultime città di un certo rilievo dell’Oblast di Lugansk non ancora occupate”. Inoltre “diecimila russi a Bakhmut impongono a Kiev di distogliere le proprie forze dal settore di Zaporizhzhia, dove si è concentrata la controffensiva in questi quattro mesi”.
Intervista a Generale Giorgio Battisti
Ex comandante del Corpo d'Armata Italiano di Reazione Rapida della NATO (NRDC-ITA)
A cura di Davide Falcioni
102 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

L'esercito russo ha concentrato più di 10mila uomini a Bakhmut, dispiegando reggimenti di carri armati e paracadutisti. A renderlo noto ieri l'intelligence ucraina, aggiungendo che il Ministero della Difesa di Mosca avrebbe anche ordinato la rimozione del Tenente Generale Andrey Sychevoy dal suo incarico di comandante di quel settore del fronte. L'ufficiale sarebbe ritenuto responsabile delle scarse prestazioni dei russi a sud della città.

Bakhmut, dunque, torna al centro delle quotidiane cronache dal fronte: la città è considerata uno dei luoghi simbolo del conflitto ed è stata già teatro di una lunghissima battaglia culminata con la vittoria russa lo scorso maggio. Nel corso della controffensiva ucraina è stata però teatro di ulteriori combattimenti e la decisione di Mosca di concentrare lì 10mila uomini altamente addestrati supportati da carri armati potrebbe indicare l'intenzione del Cremlino di condurre un nuovo attacco. "Un'avanzata russa permetterebbe a Mosca di arrivare più facilmente a Kramatorsk e Sloviansk, le ultime città di un certo rilievo dell'Oblast di Lugansk non ancora occupate". A spiegarlo a Fanpage.it il generale Giorgio Battisti, secondo cui "diecimila russi a Bakhmut impongono a Kiev di distogliere le proprie forze dal settore di Zaporizhzhia, dove si è concentrata la controffensiva in questi quattro mesi".

Generale Giorgio Battisti
Generale Giorgio Battisti

Secondo Kiev le forze armate russe hanno concentrato più di 10mila uomini a Bakhmut, dispiegando reggimenti di carri armati, fucili motorizzati e di sbarco. Ce lo conferma?

L'intelligence ucraina è molto efficiente quindi ritengo che questa comunicazione sia veritiera: i russi stanno concentrando truppe d'elite nella zona di Bakhmut, città che nel corso del conflitto è diventata un simbolo sia per gli ucraini che per i russi. I primi vogliono dimostrare la loro volontà di non cedere neppure un centimetro di territorio; i secondi invece intendono estendere il loro controllo sul Paese che hanno invaso. Bakhmut è diventata nota in tutto il mondo soprattutto dopo la rapida e vittoriosa offensiva ucraina del settembre 2022, quando Kiev in pochi giorni riuscì a recuperare importanti porzioni di territorio a sudest di Kharkiv. Successivamente, dopo aver subito una dura sconfitta, Mosca ha condotto una battaglia durata circa dieci mesi culminata con la conquista della città. Insomma, quel luogo è ormai un simbolo della guerra, tant'è vero che il presidente Zelensky in questi mesi ha ripetutamente ignorato le indicazioni del suo Stato Maggiore, che suggerivano una ritirata e la salvaguardia dei migliori reparti. Così invece non è stato, e per la difesa di Bakhmut il leader ucraino ha sacrificato molti dei suoi migliori uomini. Questa scelta ha finito per riflettersi anche sul risultato di questa controffensiva.

Dallo scorso inverno tutti gli analisti dicono che l’importanza strategica di Bakhmut è molto limitata. Possibile che si stiano sacrificando così tanti uomini solo per un valore simbolico?

Confermo. Bakhmut di per sé non ha un grande valore strategico, ma ha un enorme valore simbolico un po' come la battaglia di Stalingrado nella Seconda Guerra Mondiale o quella di Verdun della Prima Guerra Mondiale. Ci sono tuttavia anche delle ragioni strettamente pratiche – e non solo simboliche – nel concentramento di forze russe a Bakhmut. Inviare diecimila uomini a lì impone a Kiev di distogliere le proprie forze dall'offensiva nel settore di Zaporizhzhia, dove si è concentrata la controffensiva in questi quattro mesi.

Possibile che i russi stiano preparando un nuovo attacco?

Sebbene Bakhmut non abbia una grande valenza operativa un'avanzata russa permetterebbe a Mosca di arrivare più facilmente a Kramatorsk e Sloviansk, le ultime città di un certo rilievo dell'Oblast di Lugansk non ancora occupate dai russi. Va aggiunta una cosa che non è stata sufficientemente evidenziata in questi mesi: i russi sono sulla difensiva sul fronte di Zaporizhzhia, ma hanno sempre lanciato delle puntate offensive a nord di Bakhmut, nell'area di Kreminna. Insomma, intendono sfondare il fronte in quel settore specifico e arrivare a Kramatorsk e Sloviansk. D'altro canto non avrebbe senso concentrare diecimila uomini di forze d'elite senza motivo: non si schierano paracadutisti e soprattutto carri armati se non si ha in mente di condurre un attacco. Aggiungo un altro aspetto: in questi giorni è trapelata la notizia che il Cremlino ha sostituito il tenente generale del settore di Bakhmut Andrey Sychevoy per "scarsa capacità di leadership".

Immagine

Come va interpretata questa decisione della Russia?

Sostituire quel generale potrebbe indicare che la Mosca intende condurre delle operazioni per espandersi verso occidente. La concentrazione di diecimila uomini a Bakhmut però significa anche altro: se sono lì e non a Zaporizhzhia, dove gli ucraini hanno oltrepassato la prima linea di fortificazione russa, significa che il Cremlino non teme uno sfondamento e ritiene di avere la situazione sotto controllo nel settore in cui Kiev sta concentrando gli attacchi.

Poc'anzi ha detto che Zelensky ha ignorato alcune indicazioni che arrivavano dallo Stato Maggiore ucraino scegliendo di sacrificare un gran numero di uomini per la difesa di Bakhmut. Ritiene che quello del presidente ucraino sia stato un errore?

Lo Stato Maggiore ucraino era orientato a ritirare gli uomini da Bakhmut per schierargli sulle colline che sovrastano la città: questa indicazione derivava dalla volontà di risparmiare forze che sarebbero state molto utili per condurre altre attività. Zelensky però ha preso una decisione esclusivamente politica: ha voluto e vuole dimostrare al mondo che l'Ucraina non intende cedere neppure un centimetro del proprio territorio.

Veniamo a una notizia delle ultime ore. Il Pentagono ha inviato una lettera ai leader del Congresso Usa per avvertire che sta esaurendo i fondi per sostituire le armi che gli Stati Uniti hanno inviato in Ucraina: si prospetta un calo degli aiuti da parte degli Stati Uniti?

Si possono fare diverse valutazioni. Biden infatti è intervenuto affermando che in ogni caso gli Stati Uniti continueranno a fornire aiuti militari all'Ucraina. Naturalmente capiremo meglio cosa accadrà nei prossimi mesi, quando negli USA entrerà nel vivo la campagna elettorale per le elezioni presidenziali. Una cosa è certa: stanno emergendo segnali di stanchezza da parte di alcuni Paesi occidentali finora alleati di Kiev: penso alla Polonia, che ha detto che non fornirà più armamenti oltre a quelli che sono stati già promessi, ma penso anche alla Slovacchia, il cui neopresidente Fico ha dichiarato che non invierà più armi all'Ucraina perché ci sono problemi ben più importanti da affrontare. Questi sono segnali politici che non possono essere ignorati.

102 CONDIVISIONI
4509 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views