Perché le truppe russe stanno lasciando Kiev e si stanno ritirando in Bielorussia
Truppe russe verso la Bielorussia. È quanto riportano fonti dell'esercito ucraino secondo cui la Russia starebbe ritirando parte del suo esercito schierato intorno a Kiev verso il paese di Lukashenko: “Alcune unità della 106esima divisione aviotrasportata russa – si legge nel rapporto della scorsa notte – sono state ritirate dal territorio della regione di Kiev al territorio della Bielorussia”. Secondo gli ufficiali ucraini la scelta sarebbe giustificata dalla necessità da parte di Mosca di ripristinare la capacità di combattimento delle unità che hanno subito le maggiori perdite attorno la capitale ucraina.
Da settimane infatti l'esercito russo è schierato intorno a Kiev che ha provato a raggiungere via terra trovando però la risposta delle truppe ucraina su più fronti: gli scontri avrebbero fatto registrare perdite significative all'esercito di Mosca che nei giorni scorsi aveva già ritirato una parte delle truppe russe dalle regioni a nord di Kiev oltre a indietreggia dalla cittadina di Slavutych, cittadina a pochi passi dal confine con la Bielorussia. Secondo quanto riportano fonti ucraine, Mosca avrebbe perso circa 600 corpi di militari poi potati nelle guarnigioni della regione di Nizhny Novgorod, motivo per cui avrebbe deciso di ritirare le forze che circondavano la capitale. In particolare, secondo l’ultimo rapporto, sarebbero state ritirate in Bielorussia alcune unità della 106esima divisione aviotrasportata.
Dove invece le truppe russe stanno avanzando anche via terra è a sud, in particolare verso Mariupol, dove continuano pesanti combattimenti nel tentativo di conquistare il porto. Il ministero degli Affari esteri ucraino ha confermato che la maggior parte degli edifici della città è stata distrutta e la popolazione rimasta è in grave difficoltà, descrivendo l’attuale situazione umanitaria come “catastrofica“.