Perché l’attacco al ponte di Crimea non avrà effetti sul fronte ucraino, secondo il generale Battisti
L’attacco ucraino al ponte di Kerch, in Crimea, “ha una valenza sicuramente mediatica e propagandistica per l’Ucraina che ha dimostrato la capacità di riuscire a penetrare le difese russe ma nell’immediato sul fronte non cambierà molto”, lo ha spiegato a Fanpage.it il generale Giorgio Battisti, analista militare ed ex comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia.
Generale, questa notte gli ucraini hanno bombardato e danneggiato il ponte di Kerch per la seconda volta. Quale significato assume questa azione e che impatto può avere sulla controffensiva ucraina?
Da tempo, sin dall’attacco al ponte di Kerch dell’ottobre scorso, gli ucraini hanno avuto come obiettivo di distruggere quel ponte in Crimea perché loro lo considerano un ponte illegale in quanto collega il territorio russo con la Crimea che è parte dell’Ucraina. Inoltre è il collegamento migliore che usano i russi per rifornire le proprie truppe schierate sul fronte del Donbass e nelle altre zone ucraine. Sicuramente l’azione ha una valenza mediatica e propagandistica e anche di capacità degli ucraini di riuscire a penetrare per la seconda volta le difese russe attorno al ponte. Ha anche una valenza pratica perché i collegamenti ora sono interrotti, anche se i russi hanno detto che ripristineranno quelli ferroviari già oggi. Anche se i russi dicono che è stato un crimine di guerra perché il ponte viene usato solo per scopi civili, ritengo infatti che sia usato anche per scopi militari, soprattutto la linea ferroviaria che consente di rifornire le truppe. Detto questo, io ritengo che nell’immediato sul fronte non cambi molto perché i rifornimenti russi per sostenere le operazioni nelle prossime settimane sono già presenti in Ucraina. Sicuramente però è uno scacco alla Russia che ha dimostrato ancora una volta di non essere capace di difendere le proprie strutture sensibili.
La controffensiva ucraina comunque sta andando molto a rilento
L’offensiva ucraina sta procedendo molto lentamente perché incontrano grosse difficoltà. Da settembre a oggi i russi hanno imparato molto e si sono sistemati bene con le linee difensive. Inoltre i russi ora, ad ogni tentativo di penetrazione da parte ucraina, contrattaccano subito cercando di non dare spazio a un possibile allargamento di queste conquiste territoriali. Per ammissione degli ucraini, i russi sono avvantaggiati da questi vasti campi minati anticarro anche perché Kiev non dispone del numero di mezzi necessari per lo sminamento. Secondo fonti Usa, l’Ucraina ha subito un tasso di perdite di equipaggiamento e personale del 20 per cento, forse hanno attaccato il fronte russo senza le opportune predisposizioni. Adesso infatti sembra che mandino avanti la fanteria per bonificare i campi ed evitare che i carri siano distrutti dall’artiglieria russa. Si tratta di un’azione molto lenta perché avviene sotto il fuoco russo, soprattutto nella zona di Zaporizhzhia dove, a detta ucraina, la densità dei campi infatti è molto più elevata.
Gli ucraini affermano di aver avuto qualche limitato successo a nord e a sud di Bakhmut ma a sud di Kharkiv sono i russi che stanno procedendo con delle offensive locali ottenendo buoni risultati. Questo serve anche per distrarre forze ucraine dallo sforzo principale della controffensiva che da Zaporizhzhia va verso il mare d’Azov per tagliare in due lo schieramento russo. È una situazione sostanzialmente di stallo con gli ucraini che guadagnano qualche chilometro e i russi che contrattacco vanificando questi sforzi.
La Russia ora si ritira dal patto sul grano ma dice che non c’è un collegamento con l’attacco al ponte
I russi dicono che il blocco di questo accordo non è da porre in relazione all’attacco al ponte di Kerch ma è difficile pensare che ci siano delle coincidenze così fortuite e che non sia una forma indiretta di ritorsione all’attacco al ponte. I russi comunque hanno chiesto una riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu per stasera per discutere della guerra in Ucraina annunciando grandi novità.
La situazione quindi per ora sembra di stallo
L’offensiva ucraina va avanti da un mese e mezzo con risultati molto limitati e perdite consistenti. È una situazione di incertezza. Da parte russa, un altro fattore collegato a questa situazione riguarda i Generali russi. Putin ha rimosso un altro generale russo nelle scorse ore. Sono quindi già tredici i generali rimossi per quel pseudo ammutinamento di Prigozhin, ufficiali di alto rango con grandi responsabilità. Una lenta ma progressiva purga che sta avvenendo nei vertici delle forze armate russe. Da parte ucraina, invece, continuano le lamentele per la mancanza di mezzi da combattimento sufficienti ma penso che sia più un problema di capacità di coordinamento delle forze ucraine che, trovandosi tanti mezzi occidentali diversi non sono stati ancora capaci di coordinarsi tra di loro sul campo di battaglia. Bisognerà capire se queste cluster bombe arrivate dagli Usa potranno cambiare qualcosa ma io ritengo che nemmeno queste armi potranno cambiare il corso del conflitto.