Perché l’aereo ucraino che ha sorvolato l’Italia è decollato con i radar spenti: la spiegazione
![Immagine di repertorio](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2023/12/aereo-1200x675.jpg)
Il 19 dicembre un Boeing 777-300 è decollato dall’Ucraina con tutti i sistemi spenti per non farsi intercettare, ha sorvolato il Paese per poi atterrare al confine tra Francia e Spagna. Come ha raccontato il Corriere della Sera, il velivolo era fermo dall'inizio della guerra con la Russia. E proprio a causa del conflitto i piloti hanno dovuto volare in modalità ‘Vfr'. Il generale Leonardo Tricarico ha spiegato a Fanpage.it che cosa significa.
![Il Generale Leonardo Tricarico](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2022/07/leonardo-tricarico-e1645801567132-867x487-1.jpeg)
Che cos'è un volo in modalità Vfr
"Si tratta di una cosa che i militari fanno regolarmente", osserva il generale. "Quando ci sono dei voli da fare per i quali non si usufruisce dei servizi, li si fa con questa modalità Vfr, che sta per ‘Visual flight rules‘, ovvero seguendo le regole del volo a vista, e bisogna stare attenti a evitare inconvenienti o pericoli".
In Ucraina "lo spazio aereo da un po' di tempo è soggetto a forti restrizioni perché tutto il sistema di controllo del traffico è collassato e non c'è più la possibilità di gestire quello commerciale. Ciò significa che se un velivolo di questo tipo deve attraversare quegli spazi lo fa a proprio rischio e pericolo, ovvero senza poter usufruire dei servizi di assistenza al volo e di controllo", spiega ancora Tricarico.
"Ma se un velivolo, per un motivo qualsiasi, ha bisogno di entrare e uscire dagli spazi aerei ucraini, deve gestire le operazioni da solo. Questo vuol dire fare un ‘volo a vista', ovvero senza servizi di assistenza radio, radar, meteorologica o informativa di qualsiasi altro tipo. Si può andare incontro a dei rischi e senza avere alcuna garanzia".
Cosa accade quando si oltrepassa il confine
L'aereo ucraino partito il 19 dicembre è decollato dall’aeroporto di Boryspil, scalo di riferimento della capitale Kiev con tutti i sistemi spenti. I piloti hanno riacceso i sistemi appena varcato il confine con la Romania, seguendo un percorso viene autorizzato da Eurocontrol, l’agenzia europea che gestisce il traffico aereo dei cieli europei, fino ad atterrare in Francia.
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/2023/12/eurocontrol.jpeg)
"Quando il velivolo lascia gli spazi aerei dove il sistema di controllo è compromesso ed entra all'interno di altri, scatta immediatamente un piano di volo, ci si mette in contatto con gli enti di controllo del traffico e si segue una rotta con tutte le autorizzazioni e le assistenze del caso", precisa.
"Naturalmente non si può fare un volo in modalità Vfr in spazi aerei controllati perché questi sono soggetti a delle regolamentazioni e gli enti che se ne occupano vigilano sul loro rispetto. Ci sono zone vietate, dedicate ad attività speciali o ad attività militari: si tratta di una sorta di ‘campo minato‘ e per attraversarlo c'è bisogno di questa assistenza degli enti del controllo che guidano e autorizzano il percorso del volo per evitare inconvenienti ed interferenze con altri voli e attività", conclude il generale.