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Perché l’aereo ucraino che ha sorvolato l’Italia è decollato con i radar spenti: la spiegazione

Un Boeing 777-300 è riuscito a decollare dall’Ucraina alcuni giorni fa per poi atterrare al confine tra Francia e Spagna. Il velivolo era fermo dall’inizio della guerra con la Russia e proprio a causa del conflitto i piloti hanno dovuto volare in modalità ‘Vfr’. Il generale Leonardo Tricarico ha spiegato che cosa significa a Fanpage.it.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Il 19 dicembre un Boeing 777-300 è decollato dall’Ucraina con tutti i sistemi spenti per non farsi intercettare, ha sorvolato il Paese per poi atterrare al confine tra Francia e Spagna. Come ha raccontato il Corriere della Sera, il velivolo era fermo dall'inizio della guerra con la Russia. E proprio a causa del conflitto i piloti hanno dovuto volare in modalità ‘Vfr'. Il generale Leonardo Tricarico ha spiegato a Fanpage.it che cosa significa.

Il Generale Leonardo Tricarico
Il Generale Leonardo Tricarico

Che cos'è un volo in modalità Vfr

"Si tratta di una cosa che i militari fanno regolarmente", osserva il generale. "Quando ci sono dei voli da fare per i quali non si usufruisce dei servizi, li si fa con questa modalità Vfr, che sta per ‘Visual flight rules‘, ovvero seguendo le regole del volo a vista, e bisogna stare attenti a evitare inconvenienti o pericoli".

In Ucraina "lo spazio aereo da un po' di tempo è soggetto a forti restrizioni perché tutto il sistema di controllo del traffico è collassato e non c'è più la possibilità di gestire quello commerciale. Ciò significa che se un velivolo di questo tipo deve attraversare quegli spazi lo fa a proprio rischio e pericolo, ovvero senza poter usufruire dei servizi di assistenza al volo e di controllo", spiega ancora Tricarico.

"Ma se un velivolo, per un motivo qualsiasi, ha bisogno di entrare e uscire dagli spazi aerei ucraini, deve gestire le operazioni da solo. Questo vuol dire fare un ‘volo a vista', ovvero senza servizi di assistenza radio, radar, meteorologica o informativa di qualsiasi altro tipo. Si può andare incontro a dei rischi e senza avere alcuna garanzia".

Cosa accade quando si oltrepassa il confine

L'aereo ucraino partito il 19 dicembre è decollato dall’aeroporto di Boryspil, scalo di riferimento della capitale Kiev con tutti i sistemi spenti. I piloti hanno riacceso i sistemi appena varcato il confine con la Romania, seguendo un percorso viene autorizzato da Eurocontrol, l’agenzia europea che gestisce il traffico aereo dei cieli europei, fino ad atterrare in Francia.

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"Quando il velivolo lascia gli spazi aerei dove il sistema di controllo è compromesso ed entra all'interno di altri, scatta immediatamente un piano di volo, ci si mette in contatto con gli enti di controllo del traffico e si segue una rotta con tutte le autorizzazioni e le assistenze del caso", precisa.

"Naturalmente non si può fare un volo in modalità Vfr in spazi aerei controllati perché questi sono soggetti a delle regolamentazioni e gli enti che se ne occupano vigilano sul loro rispetto. Ci sono zone vietate, dedicate ad attività speciali o ad attività militari: si tratta di una sorta di ‘campo minato‘ e per attraversarlo c'è bisogno di questa assistenza degli enti del controllo che guidano e autorizzano il percorso del volo per evitare inconvenienti ed interferenze con altri voli e attività", conclude il generale.

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