Perché la Germania ha acquistato altre 30 milioni di dosi di vaccino Pfizer-BionTech
Il governo tedesco ha stipulato un accordo bilaterale con Pfizer-BionTech per l'acquisto di altre 30 milioni di dosi di vaccino che si aggiungeranno alla quota di 55,8 milioni di dosi già destinate alla Germania per la prima fase di vaccinazione anti-covid. A confermarlo quest'oggi la portavoce del ministero della Salute tedesco, Jens Spahn, rispondendo ad una domanda durante una conferenza stampa a Berlino. La Germania si affiderà solo in parte alle commissioni fatte dall'Unione Europea potendo puntare a un'intensificazione della produzione del farmaco sul proprio territorio nazionale negli stabilimenti di BionTech, in particolare in quello recentemente acquisito dalla società farmaceutica a Marburg, in Assia, attualmente in fase di ristrutturazione ma presumibilmente pronto tra pochi mesi.
Le dure critiche dello Spiegel al governo tedesco
Da giorni il governo guidato da Angela Merkel è nel mirino delle critiche da parte della stampa tedesca. In uno sferzante editoriale della scorsa settimana lo Spiegel faceva notare come l'amministrazione Trump, descritta nel Vecchio Continente come incompetente e mediocre, sarà in grado di fornire 20milioni di dosi di vaccino anti-covid ai cittadini statunitensi nelle prossime settimane. "Entro la fine di marzo il piano prevede che 100milioni di americani avranno ricevuto le due dosi di vaccino di cui avranno bisogno". Nel frattempo – proseguiva l'editoriale – "gli europei ‘competenti e ben preparati' ad affrontare la pandemia continuano ad attendere un vaccino sviluppato in Germania, a cui spetteranno entro marzo tra gli 11 e i 13 milioni di dosi, una piccola parte rispetto alla quantità che gli americani stanno ricevendo". Insomma, secondo lo Spiegel le dosi di farmaco che Berlino ha acquistato nell'ambito della ripartizione europea sono insufficienti, soprattutto se si considera che BionTech è una società farmaceutica tedesca e che dispone di stabilimenti sul territorio della Repubblica Federale. Sempre secondo lo Spiegel, inoltre, la scarsa quantità di vaccini sarebbe dipesa dalla decisione della Commissione Europea di rifornirsi da più aziende. Non solo Pfizer-BionTech, ma anche AstraZeneca, la francese Sanofi e la tedesca CureVac, con sede a Tubinga, in Germania; tutte società in forte ritardo ma tutte da "accontentare" acquistando anche da loro centinaia di milioni di dosi.
I timori di Angela Merkel di non raggiungere l'immunità di gregge
Per questo, anche a causa delle pressioni dell'opinione pubblica, Angela Merkel ha deciso di acquistare 30milioni di dosi extra di vaccino Pfizer-BionTech. Il timore, infatti, è che senza una campagna di profilassi ancor più aggressiva non sarà possibile raggiungere l'immunità di gregge entro il prossimo autunno; alla Germania, infatti, in base al meccanismo di ripartizione europeo spettano 55,8 milioni di dosi di vaccino, ma ne occorrerebbero 140 milioni per immunizzare la gran parte dei suoi 80milioni di cittadini. È proprio questa la ragione che ha convinto Berlino a ordinare altre 30 milioni di dosi a Pfizer-BionTech. Nelle prossime settimane, secondo la Bild Zeitung, potrebbe inoltre esserci un nuovo annuncio di un altro ordine bilaterale di vaccini dalla Germania all’azienda farmaceutica statunitense Moderna, portando la dotazione disponibile a quasi 140 milioni di dosi, quelle necessarie al raggiungimento dell'immunità di gregge.