video suggerito
video suggerito

Perché la Cina ha bocciato le sanzioni alla Russia e l’invio di armi all’Ucraina

Pechino ha bocciato il blocco di beni di altri Stati perché “minano la stabilità internazionale” e “l’economia mondiale”. Inoltre le forniture di armi “non porteranno pace”.
A cura di Davide Falcioni
1.179 CONDIVISIONI
Immagine

La Cina ha bocciato il blocco di beni di altri Stati perché "minano la stabilità internazionale" e "l'economia mondiale". Inoltre le forniture di armi "non porteranno pace". La posizione di netta contrarierà di Pechino alle iniziative dell'Occidente è stata espressa dall'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun. "Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi – ha detto il diplomatico cinese nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza – violano la sovranità. Va eliminato l'impatto negativo delle sanzioni". Secondo Pechino la comunità internazionale dovrebbe fare di tutto per mantenere inalterate le forniture di cibo e energia, in modo di calmierare i prezzi al consumo, per "evitare" un effetto domino su tutte le economie mondiali. Il rappresentante cinese ha lanciato un appello ad astenersi dall'invio di armi in Ucraina: "Continuare a farlo – ha aggiunto – non porterà pace, ma renderà ancora più grave la catastrofe umanitaria". Il messaggio è arrivato a poche ore di distanza dall'annuncio da parte dell'amministrazione americana di un nuovo invio di armi e munizioni all'Ucraina, per contrastare la Russia nella regione orientale del Donbass.

Dialogo USA-Cina. Pechino vuole "partnership senza limiti" con la Russia

Sempre nella giornata di ieri la Cina ha esortato gli Stati Uniti a interrompere le provocazioni militari in mare e "ad astenersi dall'utilizzare la questione ucraina per diffamare e incastrare o esercitare pressioni su Pechino attraverso le minacce", respingendo qualsiasi accostamento tra Kiev e Taipei. Il primo colloquio dall'insediamento dell'amministrazione americana di Joe Biden tra il ministro della Difesa cinese Wei Fenghe e il capo del Pentagono Lloyd Austin si è caratterizzato per la durezza dei toni, a giudicare dal resoconto di Pechino. Le parti avrebbero discusso dei legami bilaterali, della questione di Taiwan, delle vicende di sicurezza marittima e aerea, nonché della situazione in Ucraina, su cui Pechino rivendica la sua autonomia di giudizio e la sua neutralità che si traduce in una vicinanza alla "partnership senza limiti" con la Russia.

1.179 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views