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Attentato a Mosca al Crocus City Hall

Perché ISIS-K ha attaccato Mosca: le confessioni dei terroristi arrestati per la strage al concerto

Tre dei quattro terroristi arrestati per l’attacco terroristico al Crocus City hall di Krasnogorsk, alla periferia di Mosca, di venerdì scorso, rivendicato da Isis-K, hanno raccontato di essere stati contattati da un predicatore che ha offerto loro circa 5mila euro per “uccidere gente”.
A cura di Ida Artiaco
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Foto da telegram.
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L'Isis-K, noto anche come Wilayat Khorasan, la branca afghana dell'Isis apparsa per la prima volta nel 2014, ha rivendicato quasi immediatamente l'attacco terroristico al Crocus City hall di Krasnogorsk, alla periferia di Mosca, di venerdì scorso, quando oltre 13o persone sono rimaste uccise e altre decine ferite.

Dopo essersi dati alla fuga, sono stati arrestati quattro terroristi, che Irina Volk, portavoce del ministero dell'Interno russo, ha precisato di essere tutti di nazionalità straniera. Alcuni di loro hanno dato ulteriori informazioni agli agenti di sicurezza russi su quanto è successo e le loro versioni, in particolare sul processo di arruolamento, coinciderebbero.

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Shamsidin Fariduni ha raccontato di essere stato assoldato via Telegram da un predicatore che seguiva. Gli avrebbe scritto l’assistente proponendogli mezzo milione di rubli, più o meno cinquemila euro, per andare al Crocus "a uccidere gente". Un altro dei sospettati, descritto come proveniente dal Tagikistan, ha confermato che la sua missione era "ammazzare persone, non importa quali". In un altro filmato pubblicato su Telegram da Margarita Simonyan, direttrice di Russia Today, ha aggiunto di aver conosciuto 20 giorni prima su Telegram un certo Abdullah, che, dopo averlo incontrato di persona, avrebbe comprato una macchina per lavorare da alcuni parenti nella regione di Mosca.

Secondo quanto riferito sempre su alcuni canali telegram russi, questi tre sarebbero gli stessi immortalati nell’immagine diffusa dalla propaganda di Isis, le cui cellule si nutrono soprattutto in Tagikistan e tra Cecenia e Ossezia del Nord, alle pendici del Caucaso, per confermare la rivendicazione. Manca all’appello il quarto uomo che sarebbe stato ucciso. "L'attacco si inserisce nel contesto di una guerra furiosa tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l'Islam", si legge nel messaggio diffuso via social.

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Nel suo discorso alla tv russa, il presidente russo Putin ha insinuato che i terroristi fossero in fuga in Ucraina, grazie a "una finestra" concessa da Kiev, ma non c'è alcuna conferma di ciò. Gli arresti sono per altro avvenuti nella regione di Bryansk, al confine con l'Ucraina ma vicino anche alla Bielorussia dell'amico e alleato Lukashenko. Fatto sta che le intelligence occidentali, in particolare quella USA, aveva messo in guardia Mosca su possibili attentati. Addirittura, per i servizi americani è da novembre che il jihadismo sunnita afgano tramava attentati in Russia.

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