Perché in Germania l’epidemia di coronavirus è andata fuori controllo
Dopo aver affrontato con relativa efficacia la prima ondata dell'epidemia di coronavirus in Germania i contagi sono negli ultimi giorni schizzati alle stelle. Secondo i dati dell'Istituto Robert Koch, i morti nelle ultime 24 ore sono stati 952, mentre i nuovi contagi 27.728. Il precedente record di vittime, su base giornaliera, era stato di 598. Il Paese è entrato oggi in lockdown nazionale e vi rimarrà fino al 10 gennaio, nel tentativo di contenere l'impatto della seconda ondata della pandemia.
Ma cosa è accaduto nel più popoloso paese dell'Unione Europea? Negli ultimi giorni le infezioni sono sensibilmente aumentate e nelle ultime due settimane si sono assestate su una media di 342 ogni centomila abitanti, un numero ben superiore agli obiettivi che il governo tedesco si era prefissato, ovvero di 50 casi al massimo ogni 100 mila abitanti. Per l"Istituto Robert Koch le nuove infezioni sono state 149.552 nell'ultima settimana, sono distribuite in tutto il paese ma ci sono regioni particolarmente colpite come la Sassonia, la Baviera o Berlino.
Secondo molti esperti l'alto numero di nuovi casi giornalieri e di vittime conferma che il "lockdown light" entrato in vigora all'inizio di novembre non è servito a contenere efficacemente l'epidemia: proprio per questo il governo e i lander hanno deciso inasprire le misure e da oggi fino al 10 gennaio sarà in vigore una chiusura quasi totale delle attività di tutto il paese: solo i negozi essenziali rimarranno aperti, scuole, bar e ristoranti saranno chiusi. nessuna deroga verrà concessa nei di Natale e Capodanno: i tradizionali mercatini non si svolgeranno. Gli studenti torneranno in classe non prima del 4 gennaio e alcuni, come a Berlino, lo faranno il 10. La cancelliera Angela Merkel ha ribadito quasi quotidianamente che fino a quando l'incidenza del virus non scenderà a 50 casi ogni 100mila abitanti non sarà possibile tornare a riaprire il paese.