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Terremoto in Marocco nella regione di Marrakech

Perché il Marocco ha accettato aiuti solo da 4 Paesi dopo il terremoto: “Non abbiamo bisogno di altro”

Nonostante i gravissimi danni del terremoto e la corsa contro il tempo per cercare persone sotto le macerie, il Marocco ha accettato le offerte di aiuti immediati solo da quattro Paesi: “Accettiamo le offerte di aiuti solo in base ai bisogni che si presentano sul campo”.
A cura di Antonio Palma
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“Non abbiamo bisogno di altro”, così le autorità marocchine per il momento hanno deciso di rigettare la gran parte delle offerte di aiuti arrivate da tutto il mondo dopo il terribile terremoto che venerdì ha sconvolto il Marocco con oltre duemila morti. Nonostante vi siano villaggi rasi al suolo dal sisma e alcune zone impervie e isolate raggiunte dai soccorritori solo domenica, il Marocco infatti ha deciso di accettare gli aiuti solo da alcuni Paesi amici. Si tratta in primo luogo della Spagna, una delle prime nazioni a offrire il proprio sostegno, poi del Qatar e degli Emirati arabi ed infine della Gran Bretagna.

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A tutti gli altri il Regno ha detto di no, ringraziando per il sostegno e sostenendo che per ora non vi è bisogno di altro. Dal G20, molti leader hanno ribadito al Marocco la loro disponibilità a fornire aiuti “urgenti” a breve termine. L’Ue ha annunciato di essere pronta ad attivare il meccanismo di protezione civile per aiutare il Marocco.  "Insieme a tutti i nostri partner internazionali, siamo al fianco del Marocco per fornire tutto il sostegno necessario per qualsiasi urgente bisogno finanziario a breve termine e per gli sforzi di ricostruzione", si legge in una dichiarazione congiunta pubblicata dall'Unione europea a margine del vertice.

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Tra le offerte di aiuti quella dell’Italia che ha annunciato di poter inviare in breve tempo uomini dei vigili del fuoco esperti in ricerca di persone sotto le macerie, posti letto per i rifugiati e un ospedale da campo. “Potremmo inviare subito, comunque entro quattro-cinque ore, una squadra Search and Rescue (SAR) italiana composta da 48 unità specializzate dei vigili del fuoco (che sarebbero trasportate in loco da mezzo dell'Aeronautica militare). Inoltre, tende ed effetti letterecci per 1.000 unità ed un Posto medico avanzato con o senza personale medico" ha dichiarato Musumeci.

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Anche il segretario di Stato Usa Blinken e il presidente turco Erdogan hanno annunciato offerte di aiuti mentre l'Algeria ha deciso di aprire il suo spazio aereo ai voli umanitari diretti in Marocco ma da Rabat per ora hanno rifiutato. Una fonte diplomatica marocchina ha spiegato ieri che, dopo aver accettato la partecipazione di squadre di soccorso provenienti dai quattro Paesi indicati, al momento non c’è bisogno di altri tipi di aiuti. “Siamo seguendo un approccio responsabile, rigoroso ed efficace per gestire le richieste di sostegno internazionale, collegandole ai bisogni che si presentano sul campo” hanno chiarito le autorità locali.

Tra i no netti ad esempio c’è quello che riguarda l’invio di tende da campo per l’allestimento di campi di accoglienza per chi ha perso casa. "Sarebbe inutile gestire magazzini di tende quando non ce n'è bisogno" spiegano dal Marocco, aggiungendo però che potrebbero cambiare idea su altri aiuti dopo il vertice di oggi per fare il punto sulla situazione nel Paese.

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