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Guerra in Ucraina

Perché il freddo avrà conseguenze negative sui russi in Ucraina secondo il generale Tricarico

La strategia russa con l’attacco alle infrastrutture energetiche ucraine, secondo il generale Leonardo Tricarico, non servirà a Mosca in vista dell’inverno e del freddo perché i russi non hanno la capacità operativa tale da far collassare l’intero sistema di energia di Kiev.
Intervista a Generale Leonardo Tricarico
Ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare
A cura di Antonio Palma
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Da settimane ormai la Russia ha intrapreso una nuova strategia militare in Ucraina colpendo insistentemente le infrastrutture energetiche del Paese con lo scopo di creare black out elettrici e indebolire il morale della popolazione ucraina in vista soprattutto dell'inverno e del freddo. Una strategia che da un certo punto di vista sta dando i suoi frutti visto che lo stesso governo di Kiev ha ammesso che l’Ucraina si sta preparando per blackout elettrici diffusi e che l’energia sarà sempre più razionata nei prossimi mesi con tutte le conseguenze del caso. Dei possibili risvolti di questa situazione ne abbiamo parlato con il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa ed ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare.

Generale la Russia sta bombardando continuamente le infrastrutture energetiche ucraine e i blackout previsti sono sempre maggiori. Questo che influenza avrà sulla situazione del conflitto in vista del freddo e dell’inverno?

Prima di tutto bisogna capire un concetto, che l’infrastruttura energetica è un obiettivo legittimo. Questo nella dottrina militare di qualunque Paese, compresi quelli della Nato. Quindi non ci si deve sorprendere né scandalizzarsi.  Questo ovviamente sempre che non vengano colpite deliberatemene persone non combattenti. La Russia però in generale non è accreditata di una capacità operativa tale da far collassare l’intero sistema di energia, sia elettrico sia si altro tipo, dell’Ucraina. Quindi per quanto efficacia e remunerativa che sia questa strategia, io non credo che i russi riescano a portare questo lavoro fino in fondo.

Secondo lei quindi questa strategia adottata dal Cremlino non riuscirà a fiaccare il morale ucraino e spingere ad esempio Zelensky e il governo di Kiev a trovare un accordo? 

Io non credo che con questo lavoro i russi possano mettere in ginocchio l’intera Ucraina. Kiev secondo me invece è in grado di assorbire anche questo, organizzandosi. Ci vuole ben altro per sfiancare il morale e lo spirito del popolo ucraino a comincia da Zelensky in giù. Certamente è una misura efficace, su questo non c’è dubbio ma di per sé non è la premessa per fiaccare lo spirito degli ucraini. Sicuramente è una situazione di grande difficoltà per Kiev che riflette un cambio di dottrina dei comportamenti russi, probabilmente conseguente all’avvicendamento dei generali alla guida di questa operazione, ma l’inverno colpirà di più i russi al fronte. I blackout per gli ucraini si sommeranno agli altri disagi di altro tipo che l’inverno comporta e che però vanno a incidere su entrambi gli schieramenti.

 Anche i russi soffriranno l’inverno dunque

I disagi secondo me incideranno in misura più rilevanti proprio sui russi perché avranno una difficoltà di movimento che li espone ulteriormente e maggiormente all’azione militare ucraina che dispone di informazioni molto dettagliate e di armi che consentono di colpire con precisione. Se dovessi fare una stima direi che sicuramente l’inverno va a depotenziare più significativamente la capacità russa di quella ucraina.

Generale Leonardo Tricarico
Generale Leonardo Tricarico

Secondo Kiev i russi stanno esaurendo i missili a lungo raggio e per questo si stanno rivolgendo all’Iran per comprarne di nuovi, secondo il suo parere è plausibile che il Cremlino sia a corto di armamenti per proseguire questa strategia?

Non è propaganda, intuitivamente posso dire che la Russia ha dato fondo a quasi tutte le riserve, ed è rimasto ben poco. Per questo stanno cercando di racimolare qua e la sia gli armamenti ma anche gli uomini, racimolandoli da qualsiasi mercato umano possibile, dalle carceri alla Siria.

Le forniture militari occidentali al'Ucraina in chiave antimissile potranno porre fine a questa strategia russa?

Io credo che nessuno in occidente mette in discussione o in dubbio il fatto che gli ucraini debbano avere un sistema di difesa da missili da aeroplani, da elicotteri e da droni. Discorso diverso e per le altre armi, bisogna essere molto cauti perché Putin lo ha detto chiaramente: un attacco che mette in pericoloso l’integrità russa sicuramente può dare atto a una rappresaglia con tutti i mezzi.

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