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Perché i premier dei sei Stati diserteranno il gala in onore di Re Carlo in viaggio in Australia

Re Carlo III e la Regina Camilla saranno impegnati da venerdì 18 ottobre in un tour di 9 giorni in Australia e Samoa. Si tratta del viaggio più lungo che il sovrano fa dopo la diagnosi di cancro. Tuttavia, non mancano le polemiche, a partire dal fatto che i premier dei sei stati australiani diserteranno l’evento di gala in onore della coppia reale in programma il 21 ottobre a Cranberra.
A cura di Ida Artiaco
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Non sarà un viaggio piacevole quello che Re Carlo III si appresta a fare in Australia insieme alla regina Camilla, un tour di nove giorni che a partire da venerdì 18 ottobre li porterà anche a Samoa. I sei ministri degli stati australiani, infatti, (New South Wales, Victoria, Queensland, Western Australia, South Australia e Tasmania) hanno fatto sapere che non parteciperanno all'atteso ricevimento di gala in onore della coppia reale in programma il prossimo 21 ottobre a Cranberra.

In passato la decisione dei premier di disertare l'evento sarebbe stata considerata un affronto, a maggior ragione se si pensa che questo è il primo grande viaggio che il sovrano fa all'estero dopo che gli è stato diagnosticato il cancro all'inizio dell'anno. Si prevede che per l'occasione il trattamento a cui è sottoposto verrà sospeso.

La premier dello Stato di Victoria, Jacinta Allan, è stata l'ultima leader a confermare che non sarà presente, mentre il premier dell'Australia Meridionale, Peter Malinauskas, ha attribuito la causa della sua assenza a una riunione del gabinetto regionale. Altri primi ministri hanno attribuito la responsabilità della loro assenza al ricevimento al carico di lavoro, mentre Steven Miles, del Queensland, ha affermato che è impegnato nella sua campagna elettorale.

Non è del tutto una sorpresa questa che Re Carlo abbia una accoglienza quanto meno fredda, anche e soprattutto in un continente dove le istanze repubblicane si fanno sempre più incalzanti e, di conseguenza, la monarchia è ormai vista dai più come un retaggio del colonialismo. L'Australian Republic Movement (Arm) – ricorda il magazine britannico Spectator – ha parlato della visita come un'occasione per "riaccendere il dibattito sulla repubblica".

Tuttavia, nonostante le polemiche le iconiche vele della Sydney Opera House saranno illuminate per dare il benvenuto al re e alla regina in Australia. Per rimediare alle defezioni dei primi ministri – scrive il Mirror – il monumento famoso in tutto il mondo sarà illuminato venerdì sera – per un costo di circa 60mila euro – con un montaggio in loop di quattro minuti di immagini di precedenti visite reali nella città.

Quello che inizierà venerdì sarà comunque il primo viaggio in Australia di un monarca regnante dal 2011, quando la regina Elisabetta II visitò Brisbane, Melbourne, Canberra e Perth. Re Carlo ha visitato l'Australia 16 volte prima di salire al trono nel 2022, dopo la morte della madre. L'Australian Republic Movement ha definito la visita come il "Farewell Oz Tour" ovvero l'occasione giusta per dire addio al regno. L'Australia ha tenuto un referendum sulla trasformazione in repubblica nel 1999, in cui il 55% degli elettori si è detto contrario. Tuttavia, sondaggi più recenti mostrano che Carlo è in realtà più popolare che mai.

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