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Perché a Berlino 160mila persone hanno protestato contro la Cdu

Ieri in Germania 160mila persone hanno affollato le strade di Berlino per protestare contro l’apertura della Cdu nei confronti dell’ultradestra di Afd, dopo la decisione dei due partiti di votare assieme una mozione anti-migranti, infrangendo così il cordone sanitario contro l’estrema destra.
A cura di Giulia Casula
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Ieri in Germania 160mila persone hanno affollato le strade di Berlino per protestare contro l'apertura dell'Unione cristiano-democratica (Cdu) all'estrema destra di AfD. Pochi giorni fa, il Parlamento tedesco era riuscito a bloccare la legge anti-migranti presentata dalla Cdu e appoggiata dall'ultradestra, dopo che i due partiti avevano collaborato per ottenere l'approvazione della mozione per blindare i confini.

L'intesa tra Cdu e Afd ha infranto il cordone sanitario messo su dai partiti contro l'estrema destra, scatenando una bufera nel dibattito politico tedesco. Tra tre settimane la Germania andrà alle urne per le elezioni politiche e un'eventuale collaborazione tra il partito guidato da Friedrich Merz (al momento il favorito) e l'AfD (secondo nei sondaggi) spaventa il Paese.

Per questo motivo ieri si sono svolte manifestazioni in numerose città tedesche, tra cui una a Berlino, dove stando ai numeri della polizia si sono riunite 160mila persone (250mila secondo gli organizzatori) rispetto agli attesi 20mila. I manifestanti hanno chiesto che non venga meno l'argine che ha impedito finora un'alleanza tra le forze moderate ed il partito di estrema destra, noto per le sue simpatie naziste.

A Berlino il corteo è partito dallo spazio di fronte al palazzo del Reichstag, che ospita il Bundestag (il Parlamento tedesco) e si è concluso davanti alla sede centrale della Cdu. Dal canto suo, il leader del centrodestra ha assicurato che il suo partito non collaborerà con l'Afd, ma questo non è bastato a placare le proteste. "È stato detto più volte chiaramente: non ci sarà alcuna collaborazione fra noi e AfD. Noi lottiamo per avere maggioranze nel centro del nostro sistema democratico", ha dichiarato.

Merz ha anche detto che se dovesse vincere le elezioni e arrivare primo non accetterebbe i voti di Afd per raggiungere la maggioranza. "No, garantisco personalmente". Il leader, che nei giorni ha incassato una pesante sconfitta dopo il no alla legge sull'immigrazione, ha chiarito al momento la difficoltà di raggiungere maggioranze in parlamento dipende dal fatto che il "governo del semaforo" (tra i socialdemocratici del cancelliere Olaf Scholz, verdi e liberali) sia crollato.

Sempre ieri, mentre migliaia di persone si raggruppavano nella Platz della Republik per chiedere di salvare il "Brandmauer" (cordone sanitario), Merz ha commentato le proteste. "È ovvio che ci confrontiamo con i dimostranti pacifici. Noi parliamo con gli avversari politici. E portiamo le discussioni dove è giusto che si facciano: e cioè nell'aula del Bundestag tedesco. È dunque uno sviluppo del tutto normale che vi siano adesso delle controversie in Germania", ha dichiarato invitando i manifestanti a protestare pacificamente. "È un buon diritto di ogni cittadino quello di protestare", ha concluso.

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