Per l’Ema la vaccinazione eterologa è efficace: “Con due dosi protetti contro variante Delta”
"È storicamente provato che la vaccinazione eterologa è efficace e ha una solida base scientifica" e anche se "l'Ema non è nella posizione di dare una raccomandazione definitiva sull'uso di due vaccini diversi, studi preliminari condotti in Germania e Spagna indicano che non ci sono rischi per la sicurezza e che tale vaccinazione è efficace". A parlare è Marco Cavaleri, capo della strategia vaccinale dell'Ema, nel corso della conferenza stampa odierna dell'Agenzia, commentando l'efficacia del mix di vaccini. Ma la notizia ancora più importante è che "tutti i vaccini autorizzati, una volta somministrata la seconda dose, proteggono contro la variante Delta". Secondo l'Ema, infatti, "i nostri dati mostrano che due dosi dei quattro vaccini approvati proteggono contro contro tutte le varianti, compresa la variante Delta, e che gli anticorpi derivanti dai vaccini approvati neutralizzano la variante. Questi dati sono rassicuranti. È importante continuare la vaccinazione con particolare attenzione alle persone più vulnerabili e gli anziani".
Sempre a proposito delle mutazioni del virus, Cavaleri ha confermato che l’Ema si aspetta che "emergano altre varianti, quindi è molto importante che si continui con il monitoraggio e la sorveglianza sull'efficacia dei vaccini". Oltre alla variante Delta (ex indiana) "classica", tra l’altro, "è già emersa la Delta plus, che è la Delta con un'ulteriore mutazione nella proteina spike, che dobbiamo tenere sotto controllo", ha sottolineato l’esperto. Per quanto riguarda un'eventuale ed ulteriore dose di richiamo, l'Agenzia ha fatto sapere di "essere in contatto con i produttori di vaccini per discutere il potenziale utilizzo di una dose di richiamo e per determinare il miglior tempismo e la migliore strategia. In questa fase, però, non è chiaro se saranno necessarie dosi di richiamo affinché i vaccini attualmente disponibili mantengano la loro protezione".
Uno spazio, infine, è stato dedicato al commento sui cinque trattamenti anti-Covid, definiti "promettenti", annunciati alcuni giorni fa dalla Commissione europea. Quattro di queste terapie sono basate su anticorpi monoclonali e sono attualmente in fase di “rolling review” da parte proprio dell’Ema, mentre un'altra su un immunosoppressore che ha ottenuto già l'autorizzazione all'immissione in commercio per pazienti non Covid. "Tutti e cinque i trattamenti selezionati dalla Commissione europea nell'ambito della sua strategia terapeutica" contro il Covid-19, "sono attualmente in fase di revisione continua da parte dell'Ema, che continuerà durante l'estate. I primi pareri sono attesi entro la fine dell'anno", hanno confermato gli esperti. Il tutto mentre l'Organizzazione mondiale della Sanità mette in guardia sul rialzo dei casi di coronavirus in Europa dopo due mesi di calo: c'è il rischio di una nuova ondata "a meno che non rimaniamo disciplinati".