Per Le Pen la Procura chiede 5 anni di carcere e l’ineleggibilità: “Vogliono rovinare il partito”
La procura francese ha chiesto cinque anni di reclusione, di cui due anni con sospensione della pena, e una condanna a cinque anni di ineleggibilità per Marine Le Pen, nel processo che la vede imputata con l'accusa di aver usato fondi del parlamento europeo per pagare impiegati del suo partito.
C'è "la volontà di rovinare il partito", ha commentato il presidente del gruppo RN all'Assemblea nazionale. È stata chiesta anche una multa di 300mila euro. "Non siamo qui oggi per accanimento", né per una denuncia "del Parlamento europeo", ma al termine di "una lunga indagine giudiziaria", ha dichiarato una delle due rappresentanti della procura, Louise Neyton.
"Siamo in un tribunale e il diritto si applica a tutti", ha insistito il procuratore Nicolas Barret, chiedendo che questa pena scatti subito dopo la condanna, anche se la candidata alla Presidenza farà appello. Una pena del genere "impedirebbe agli imputati di candidarsi alle future elezioni locali o nazionali", ha precisato il procuratore davanti a Marine Le Pen, seduta in prima fila tra gli altri 24 imputati (quadri del partito, ex eurodeputati ed ex assistenti parlamentari). "Penso che la volontà della procura sia di privare i francesi della capacita' di votare per chi vogliono", ha detto ancora davanti ai giornalisti Le Pen all'uscita uscita dall'udienza.
I due pubblici ministeri hanno descritto nella requisitoria l'architettura di un "sistema" che, secondo loro, è stato messo in atto al Fronte Nazionale (ora RN) tra il 2004 e il 2016, per l'appropriazione indebita di fondi pubblici a danno del Parlamento europeo, con "contratti artificiali" di assistenti parlamentari per "far risparmiare" al partito.
La pubblica accusa ha chiesto una sentenza di ineleggibilità per tutti i 25 imputati, e una multa di 2 milioni di euro a carico del partito. Il presidente del Rassemblement national (RN), Jordan Bardella, ha denunciato come "un attentato alla democrazia" le richieste della procura. "La procura non è per la giustizia, si accanisce e si vendica nei confronti di Marine Le Pen. Le sue scandalose richieste mirano a privare milioni di francesi del loro voto nel 2027. È un attacco alla democrazia", ha scritto Jordan Bardella su X.