Per la Cei il Papa ha scelto Gualtiero Bassetti, sostenitore delle unioni civili
Il cardinale Gualtiero Bassetti, vescovo di Perugia – Città della Pieve, è il nuovo presidente della Conferenza Episcopale Italiana, l’organismo che riunisce tutti i vescovi del nostro Paese. La nomina non è giunta a sorpresa: da mesi Bassetti, uno dei pupilli di papa Francesco, era considerato il favorito per l’incarico. La sorpresa, infatti, c’era stata già l’anno scorso quando il Papa aveva nominato cardinale quest’uomo mite, con un passato da scout e sempre aperto al dialogo: da oltre centocinquant’anni un vescovo umbro non otteneva la berretta color porpora.
Per la prima volta nella storia il Papa ha scelto tra una terna di cardinali votati dai vescovi, mentre in passato, spettava a lui la nomina diretta del presidente della Cei. Francesco ha voluto “democratizzare” l’organismo, anche se i vescovi, per rispetto al sommo pontefice, avevano avversato la sua scelta. Questo perché il Papa è, innanzitutto, il vescovo di Roma e dunque uno dei vescovi italiani: tuttavia, essendo il successore di Pietro, fin dall’istituzione della Cei gli veniva riservato l’onore della scelta diretta, mentre in tutto il resto del mondo si procede con elezioni.
Cesura netta rispetto alla Cei di Ruini e Bagnasco
La nomina di Bassetti, grande sostenitore dell’Amoris Laetitia, il documento papale che invece ha fatto storcere il naso a molti vescovi, rappresenta una netta cesura con il più recente passato. In un solo colpo sono state cancellate prima l’esperienza di Camillo Ruini, che aveva guidato la Cei intervenendo per anni in maniera forte nel dibattito politico, poi quella di Angelo Bagnasco, che, negli anni, ha più volte bacchettato la politica italiana attirandosi critiche ed antipatie e venendo, anche per questo “commissariato” negli anni del pontificato di Francesco, visto che negli ultimi anni monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei e uomo di fiducia del Papa, ha ottenuto molta più visibilità di lui.
A favore della legge sulle unioni civili
Basti pensare che Bassetti si era detto favorevole all’approvazione di una legge sulle unioni civili per gli omosessuali e per riconoscere i diritti delle coppie di fatto eterosessuali. “Nessuno può ovviamente negare ad un Parlamento di riconoscere i diritti dei conviventi. Lo Stato deve provvedere al bene comune di tutti i cittadini e ci sono diritti delle persone che vanno garantiti a tutte le coppie, dei doveri precisi che una società ha” aveva dichiarato, con parole che Ruini o Bagnasco non avrebbero mai pronunciato.
Uno scout sempre con lo zaino pronto per andare là dove la Chiesa, lo Spirito, lo chiama. Così ha parlato di sé, nel corso di una recente intervista Bassetti, che a 75 anni, come prevede il diritto canonico, si sarebbe dovuto ritirare dall’incarico di vescovo di Perugia ed invece non solo si è visto prorogare in quella funziona senza alcun termine dal Papa, ma è stato chiamato anche a guidare tutti i vescovi italiani.