Per il presidente del Turkmenistan è sufficiente la liquirizia per curare il Covid
"La liquirizia per curare il Covid-19″. È il presidente del Turkmenistan, paese dell'Asia centrale che garantisce di essere stato risparmiato dalla pandemia, a proporre questa nuova presunta cura miracolosa contro il virus che finora ha provocato nel mondo quasi 1,8 milioni di morti e che “costringe” scienziati in tutto il mondo a lavorare giorno e notte da mesi per sperare di trovare un vaccino e una vera terapia. Una terapia che, quindi, secondo il presidente del Turkmenistan esiste già, anche se annunciandola non ha fornito alcuna prova.
"Scienziati di tutto il mondo stanno ricercando rimedi efficaci per il coronavirus, e uno di questi potrebbe essere la radice di liquirizia", è quanto ha detto il presidente turkmeno Gurbangouly Berdymoukhamedov, secondo quanto riportato dai media. Il capo di Stato del Paese asiatico – lo stesso che qualche settimana fa ha fatto parlare di sé per aver fatto costruire una gigantesca statua d’oro di un cane per rendere omaggio alla razza canina da lui amata – sostiene che "la liquirizia impedisce lo sviluppo del coronavirus" e che "anche una bassa concentrazione di un estratto acquoso di liquirizia ha un effetto neutralizzante”.
Quindi il presidente, notando che il suo Paese ha "riserve sufficienti" di liquirizia, ha incaricato l'Accademia Nazionale delle Scienze di condurre studi sui presunti effetti benefici di questa pianta. In ogni caso, almeno finora, dal Turkmenistan non è arrivata alcuna prova scientifica a sostegno delle dichiarazioni del presidente. Insieme alla Corea del Nord, il Turkmenistan sostiene di non aver avuto casi di contagio da coronavirus, nonostante entrambi i Paesi confinino con altri molto colpiti dalla pandemia. Il Turkmenistan confina ad esempio con l’Iran, dove i casi registrati finora secondo la John Hopkins University sono 1.189.203.