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Pensioni Francia, via libera del Consiglio costituzionale alla riforma: nuove proteste in piazza

In Francia il Consiglio costituzionale ha dato il via libera alla riforma delle pensioni: nuove proteste in piazza. Dall’opposizione Mélenchon annuncia: “La lotta continua”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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La riforma delle pensioni in Francia è definitivamente legge. Dopo l'approvazione, avvenuta quasi un mese fa, le proteste sono continuate per settimane. L'ultimo passaggio era l'approvazione da parte del Consiglio costituzionale – l'equivalente della nostra Corte, in sostanza – che ha dato il suo via libera oggi pomeriggio. L'ok è arrivato sulle norme essenziali della riforma voluta fortemente dal presidente della Repubblica Macron, in particolare sull'articolo più contestato, che aumenta l'età pensionabile da 62 a 64 anni. Il Consiglio, inoltre, ha respinto la richiesta di 250 parlamentari dell'opposizione di indire un referendum di iniziativa condivisa sulla riforma.

"Questa sera, non ci sono né vincitori né vinti – ha detto la premier francese Elisabeth Borne dopo il via libera – Sia sul fondo che nella forma, il Consiglio costituzionale ha ritenuto la riforma conforme alla nostra Costituzione. Il testo di legge giunge alla fine del suo processo democratico". In questo modo "il nostro sistema pensionistico sarà in equilibrio nel 2030", ha sottolineato il governo in comunicato ufficiale. Durissimo il leader radicale di gauche, Jean-Luc Mélenchon: "Il Consiglio costituzionale è più attento ai bisogni della monarchia presidenziale che a quelli del popolo sovrano – ha commentato – La lotta continua, dobbiamo raccogliere le forze".

Nel frattempo – dopo l'annuncio del Consiglio – sono scoppiate nuove proteste in piazza a Parigi: cori, fumogeni, slogan di protesta contro Emmanuel Macron e contro il governo. Nella capitale centinaia di persone stanno convergendo sul piazzale dell'Hotel de Ville, la sede del Comune. Nel frattempo i sindacati francesi chiedono ai lavoratori in lotta una "mobilitazione eccezionale" per il prossimo primo maggio. In occasione della Festa del Lavoro – si legge in una nota diffusa dagli stessi sindacati – si terrà una grande manifestazione.

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