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Pena di morte Usa, terza esecuzione dopo lo stop

Dopo lo stop per l’esecuzione shock di Clayton Lockett in Oklahoma, negli Stati Uniti il boia è tornato in azione a pieno ritmo con tre esecuzioni in tre giorni.
A cura di Antonio Palma
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Il boia è tornato a fare il suo lavoro a pieno ritmo negli Stati Uniti dove per ben sette settimane erano state sospese tutte le condanne a morte a seguito della straziante agonia di un condannato in Oklahoma durante la sua esecuzione. Dopo lo stop conclusosi martedì siamo ormai già alla terza esecuzione capitale, questa volta avvenuta nello stato della Florida. Alle 19.43 di ieri, infatti, è stata eseguita la condanna di John Henry, un uomo di 63 anni che è stato condannato perché nel 1985 ha ucciso la moglie Suzanne e il figlio di lei, Eugene di 5 anni. A riprendere per primo le esecuzioni era stato lo stato della Georgia dove martedì è stato giustiziato Marcus Wellons, un 59enne condannato per lo stupro e l'assassinio di una quindicenne nel 1989. La seconda esecuzione era stata portata a termine invece nel Missouri, dove è stato giustiziato  John Winfield, un uomo di 46 anni condannato a morte per l'omicidio della fidanzata e di un'altra donna avvenuto nel 1996.

Il boicottaggio dei farmaci e lo stop alle esecuzioni

Lo stop alla pena di morte negli Usa aveva fatato sperare in un ripensamento generalizzato del sistema in vigore in molti stati americani, ma in realtà la sospensione delle esecuzioni è stata caratterizzata più da fattori tecnici e pratici che non da altro. Dopo l’esecuzione shock di Clayton Lockett in Oklahoma, durante la quale il 38enne condannato è morto d'infarto dopo 43 minuti d'agonia per una rottura della vena durante l'iniezione letale, in molti infatti avevano protestato causando un boicottaggio dei farmaci. Molte delle case farmaceutiche che fornivano i farmaci per le iniezioni letali, in gran parte europee,  infatti avevano deciso di sospendere le consegne così i singoli stati hanno avuto difficoltà procurarsi le sostanze necessarie e si era arrivato ad uno stop temporaneo. Per riprende le esecuzioni però è stato subito messo a punto un nuovo cocktail di farmaci la cui composizione questa volta è rimasta segreta. Per evitare altri boicottaggi, nello stato della Georgia addirittura il segreto è stato imposto per legge.

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