Pena di morte in Usa, studio rivela: almeno un condannato su 25 è innocente

Circa una su 25 persone condannate a morte negli Stati Uniti sarebbe innocente. È quanto emerge da un nuovo studio condotto da ricercatori del Michigan e della Pennsylvania i cui risultati sono stati pubblicati nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori parlano di una “stima prudente” del numero di persone condannate ingiustamente alla pena di morte che è pari quasi al doppio dei detenuti rimessi in libertà nell'arco dei tre decenni presi in esame. Nella ricerca americana sono state esaminate le oltre 8.000 condanne a morte emesse dal 1973 al 2004: di queste 138 (1.6% del totale) sono poi state tramutate in assoluzione, mentre secondo i calcoli fatti dagli studiosi avrebbero dovuto essere 340, pari al 4,1%.
“Gran parte degli innocenti condannati non sono mai stati identificati e liberati” – Samuel Gross, il professore della scuola di diritto dell’Università del Michigan a capo del team di ricercatori, sostiene che la grande maggioranza delle persone innocenti che sono state condannate a morte non sono mai state identificate e liberate. Secondo i calcoli compiuti dalla rivista Time, oggi circa 120 dei 3.000 detenuti negli Stati Uniti potrebbero dunque essere innocenti, senza tenere conto delle persone che sono state ingiustamente condannate e che hanno visto la pena di morte commutata in ergastolo.