Pedofilia, l’arcivescovo Wesolowski ricorre contro condanna

E’ accusato di aver adescato ragazzini sulla spiaggia pagandoli per compiere atti sessuali. Ma ora l'ex nunzio a Santo Domingo, l'arcivescovo polacco Jozef Wesolowski, ha deciso di controbattere alla condanna canonica di primo grado che lo ha visto ridotto allo stato clericale dall'ex Sant'Uffizio per presunti abusi sessuali su minori. “Mons. Wesolowski ha proposto recentemente appello – entro il termine prescritto di due mesi – alla sentenza canonica di primo grado di condanna alla dimissione dallo stato clericale", ha fatto sapere questa sera il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, spiegando che "il relativo giudizio presso la Congregazione della Dottrina della Fede è previsto in tempi brevi, nel corso delle prossime settimane (probabilmente in ottobre)”.

Era stata la Segreteria di stato, un anno fa e su sollecitazione di Papa Francesco, a rimuovere il diplomatico dalla nunziatura di Santo Domingo, richiamandolo a Roma. Wesolowski era poi stato ridotto allo stato laicale, per un sacerdote il massimo della pena possibile dal punto di vista delle leggi canoniche. Sul caso "grave e delicato" Bergoglio "si mantiene informato" e vuole che "sia affrontato con tutto il giusto e necessario rigore", ha aggiunto. Ora l’ex nunzio avrà un secondo grado, successivamente è atteso dal processo penale nel Tribunale vaticano. “In ogni caso – ha spiegato padre Lombardi – mons. Wesolowski ha già cessato le funzioni diplomatiche e perduto la connessa immunità e come già dichiarato in precedenza, il procedimento penale presso gli organi giudiziari civili vaticani proseguirà non appena la sentenza canonica sarà definitiva”.