Pedofilia, attacco a papa Francesco dall’ex nunzio. Bergoglio: “Si commenta da solo”
Papa Francesco avrebbe saputo dal 2013 che il cardinale statunitense Theodore McCarrick era un pedofilo seriale, ma avrebbe coperto, insieme ad altri cardinali e vescovi, gli abusi. A sostenerlo è l’ex nunzio apostolico a Washington, monsignor Carlo Maria Viganò, che ha pubblicato un dossier di una decina di pagine in cui dice che diversi alti vertici della Chiesa cattolica, curia romana compresa, da anni erano appunto a conoscenza delle accuse di pedofilia e degli abusi da parte del cardinale. Nel dossier l’ex nunzio chiama in causa direttamente papa Bergoglio sostenendo che non avrebbe rispettato le sanzioni imposte da Benedetto XVI nei confronti del porporato in questione. E che, pur a conoscenza, degli abusi, non avrebbe fatto nulla contro lo stesso porporato. L’ex ambasciatore vaticano in Usa chiede quindi a papa Francesco di dimettersi. E papa Francesco, sull'aereo che lo riportava a Roma dopo il viaggio in Irlanda, non ha voluto commentare queste accuse lanciategli dall'ex nunzio Carlo Maria Viganò. “Non dirò una parola su questo – ha spiegato Francesco ai giornalisti – credo che il comunicato parli da solo. Leggetelo attentamente e quindi fate le vostre conclusioni, avete la capacità giornalistica per farlo. Quando sarà passato del tempo e avrete espresso il vostro parere, allora forse parlerò”.
L'incontro con le vittime di pedofilia: "Ho sofferto tanto" – In aereo il Papa ha poi parlato dell'incontro con otto vittime di pedofilia che ha avuto sabato pomeriggio a Dublino: “Ho sofferto tanto ma credo che si dovevano ascoltare queste otto persone”. E ha riferito che è stato lui a fare “la proposta di chiedere perdono oggi nella messa ma su cose concrete”. “È stato doloroso – ha sottolineato parlando dell'incontro – ma c'è anche la consolazione di poter aiutare a chiarire queste cose”. Durante l’Angelus in Irlanda il Papa aveva implorato “il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio”.
Nave Diciotti, Francesco: "I migranti andranno a Rocca di Papa nella comunità del Mondo Migliore" – Nella conferenza stampa sul volo di ritorno da Dublino il Papa ha parlato anche della questione dei migranti a lungo bloccati sulla nave Diciotti. “Io non ho messo lo zampino, quello che ha fatto il lavoro col ministro dell'Interno e stato padre Aldo (Buonaiuto, ndr), e la Conferenza Episcopale. Il cardinale Bassetti era qui ma per telefono guidava l'operazione e padre Maffeis negoziava con il ministro”. I migranti che saranno accolti dalla conferenza andranno nel centro di accoglienza straordinaria Mondo Migliore a Rocca di Papa.
“Un figlio gay va sempre accolto” – Coi giornalisti papa Francesco ha parlato anche di omosessualità. Se un figlio rivela di essere gay ai genitori, questi devono “pregare, non condannare, dialogare, capire, fare spazio perché si esprimi” altrimenti viene meno “la maternità e la paternità”. “Mai dirò che il silenzio è un rimedio. Tu sei mio figlio, sei mia figlia, come io sono tuo padre, tua madre. Parliamo. Quel figlio ha diritto ad una famiglia e non a essere cacciato via”, ha detto Bergoglio. Tra le altre cose papa Francesco ha parlato anche di aborto, definendolo non un problema religioso ma “un problema umano” e “va studiato dall’antropologia”. Per il Pontefice, bisogna scandagliare le “criticità sul fare fuori un essere vivente per risolvere un problema. È un problema antropologico e umano”.