Pechino avvolta dallo smog: scuole e fabbriche costrette a chiudere
Pechino è di nuovo sotto una pesantissima coltre di smog. Per il quinto giorno consecutivo la capitale della Cina ha toccato livelli record, superando i limiti della qualità dell'aria previsti dalle norme di 22 volte. L’inquinamento è così pregnante che le scuole di Pechino hanno sospeso tutte le attività all'aperto per proteggere gli alunni. In particolare, la concentrazione delle Pm 2,5 nell'aria, per lo più composti organici tossici e metalli pesanti in grado di penetrare il tessuto polmonare, ha superato i 580 microgrammi per metro cubo in diversi distretti di Pechino.
Gli abitanti della metropoli cinese indossano maschere protettive di vario tipo, sulla cui efficacia però i medici hanno espresso forti riserve. "Il governo dovrebbe fare qualcosa", ha dichiarato Yin Lina, una giovane donna che ha accompagnato a scuola la figlia di cinque anni, "ma se la situazione non migliora dobbiamo considerare la possibilità di emigrare”. Già da domenica le fabbriche sono chiuse o hanno ridotto la produzione e i mezzi pesanti non possono circolare
Stando ai dati di previsione diffusi dal Centro Meteorologico Nazionale (Nmc) cinese, la cappa di particolati nocivi continuerà ad avvolgere buona parte del nord della Cina anche oggi e domani, ha avvertito l'Nmc. Oltre Pechino, soffocano anche Tianjin, Hebei, Shandong, Shanxi e Henan. Il centro meteorologico cinese ha aggiornato lo stato di rischio portandolo da giallo ad arancione, il secondo allarme più grave. La Cina ha un sistema di allarme meteorologico codificato in quattro livelli di colori, dove il rosso rappresenta la situazione più grave, seguito dai livelli arancione, giallo e blu.