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Pay de Limón, il cane mutilato dai narcos in Messico candidato ad ‘Animale domestico dell’anno’

A Pay de Limón, i narcotrafficanti hanno tagliato e buttato nel cassonetto entrambe le zampe anteriori “per far pratica” sulle vittime del Cartello. Miracolosamente è sopravvissuto ed ora è uno dei favoriti per il concorso “America’s Favorite Pet”.
A cura di Biagio Chiariello
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Vittima delle violenze da parte dei narcos di un Cartello della droga in Messico, Pay de Limon (‘Torta di mele') è in lizza per il titolo di ‘Animale domestico dell'anno' negli USA assegnato dalle associazioni di categoria locali.

La storia di questo vecchio cane è stata raccontata da Patricia Ruiz, fondatrice del rifugio Milagros Caninos, nel sud di Città del Messico, dedicata agli animali a 4 zampe più sfortunati.

Pay de Limon è ormai la stella del centro che ospita circa 400 cani e 89 gatti. Ha fatto diverse apparizioni televisive internazionali, incluso The Oprah Winfrey Show. Ma alle spalle, ha un passato terrificante.

"Abbiamo ricevuto una richiesta d'aiuto 14 anni fa per un cagnolino a cui avevano tagliato, e gettato nel cassonetto, le zampe anteriori" ricorda la donna. L'animale era diventato una sorta di cavia dei sicari, che su di lui testavano le torture che poi avrebbero eseguito sulle loro vittime umane.

Miracolosamente è sopravvissuto, anche dopo che è stato scaricato in un bidone della spazzatura dopo che gli erano state tagliate le zampe anteriori.

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Da allora Pay è diventato un simbolo di lotta e ambasciatore dell'associazione e dei diritti degli animali, oltre a essere il primo "cane bionico" del Messico, avendo ricevuto in dono delle protesi in pelle realizzate in Virginia.

È da sempre un esempio di coraggio, oltre a esser stato l'unico cane ad entrare nel Senato della Repubblica per contribuire a creare leggi sulla protezione degli animali", racconta Patricia.

La sua storia è riuscita a raggiungere tutti gli angoli del mondo e oggi è alla ricerca di supporto per vincere il premio "America's Favorite Pet", le cui votazioni si chiudono il 16 febbraio. Il premio è di 5.000 dollari, oltre all'ottenimento della copertina della rivista Dogster.

Oltre a Pay, Milagros Caninos in 18 anni ha accolto tra i 3.000 e i 4.000 cani grazie all'aiuto di 23 persone, tra cui tre veterinari. La direttrice spiega di aver aperto il suo rifugio dopo la morte del proprio cane. "È morto per asfissia mentre dormivo. Da quel momento in poi mi sono detto: aiuterò tutti i cani che soffrono".

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