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Paura per la scrittrice Kuki Gallmann, ferita a colpi di arma da fuoco in Kenya: è grave

La donna, famosa per aver scritto il romanzo “Sognavo l’Africa”, è stata colpita allo stomaco mentre perlustrava con con il suo autista il ranch di famiglia a 300 chilometri da Nairobi. A sparare pare siano stati i pastori della comunità di Pokot.
A cura di Ida Artiaco
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Kuki Gallmann, sulla sinistra, insieme alla figlia Sveva (Facebook).
Kuki Gallmann, sulla sinistra, insieme alla figlia Sveva (Facebook).

Ore di apprensione per la scrittrice di origini italiane, ma naturalizzata kenyota, Kuki Gallmann. La donna, 73 anni, famosa in tutto il mondo per il suo impegno nella difesa degli animali in Africa, è stata infatti ferita a colpi di arma da fuoco mentre si trovava nel suo ranch a circa 300 chilometri da Nairobi. Uno di questi ha raggiunto lo stomaco. Per fortuna, si trovava in compagnia del suo autista personale, che l'ha subito accompagnata all'aeroporto di Laikipia dove è stata imbarcata su un volo per la Capitale del Kenya per essere immediatamente sottoposta a cure mediche. Stando alle prime informazioni fornite dalla polizia locale, stava perlustrando la sua tenuta, dove era solita ospitare specie in via di estinzioni, quando è stata colpita.

Non è ancora chiara la dinamica dell'agguato né l'identità degli aggressori. Tuttavia, il vice presidente dell'associazione dei contadini di Laikipia, Richard Constant ha avanzato l'ipotesi che a sparare siano stati i pastori della comunità di Pokot, che già in passato erano entrati illegalmente nella tenuta della scrittrice. Sempre più spesso questi invadono tenute private e complessi turistici in un conflitto tra proprietari terrieri e tribù locali scatenato dalla siccità e dalla mancanza di risorse. Non è, per altro, la prima volta che la donna viene presa di mira: soltanto il mese scorso un lodge di lusso per i turisti a Mukutan di proprietà della stessa Kuki Gallmann era stato completamente distrutto. Sempre qualche settimana fa anche la figlia Sveva, 37 anni, che vive con Kuki nella sua tenuta kenyota, era stata ferita da colpi di arma da fuoco, ma si era salvata.

Kuki Gallman, figlia dello scrittore e archeologo trevigiano Cino Boccazzi, si è trasferita in Kenya all'inzio degli anni Settanta, diventandone poco dopo una cittadina. Soprannominata la "Karen Blixen italiana", ha scritto numerosi libri di successo, tra cui soprattutto il romanzo "Sognavo l'Africa" del 1991, da cui è stato tratto l'omonimo film con Kim Basinger protagonista e in cui raccontava il fascino che questa terra esercita su molti italiani. Noto è anche il suo impegno a favore degli animali, soprattutto delle specie in via di estinzione.

Uccisi due presunti aggressori della scrittrice amante della natura

Mentre le condizioni di salute di Kuki Gallmann restano stazionarie, arriva dal Kenya la notizia dell'assassinio da parte delle forze di sicurezza nazionali di due persone tra gli aggressori della scrittrice di origine italiana. Lo ha reso noto il ministro della Sicurezza interna di Nairobi, Joseph Nkaissery, che anche aggiunto che è stata trovata un'arma e che altre persone sospette sono state arrestate.

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