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Notizie sulla detenzione di Patrick Zaki in Egitto

Patrick Zaki su black list del governo egiziano: non potrà viaggiare. La sorella: “Mai stati informati”

Patrick Zaki sarebbe sulla lista nera del governo egiziano. Fonti informate che hanno chiesto l’anonimato hanno affermato che l’attivista non può lasciare il Paese fino all’assoluzione. Il ricercatore e la sorella a Fanpage.it: “Non siamo mai stati informati”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Patrick Zaki non potrebbe partire dall'Egitto per raggiungere l'Italia prima della fine del processo. A rivelarlo, alcune fonti egiziane informate che hanno chiesto ad Ansa di rimanere anonime. Secondo quanto affermano, l'attivista egiziano di 30 anni incarcerato per 22 mesi dopo l'arresto avvenuto il 7 febbraio 2020 sarebbe sulla "lista nera" e non può lasciare il Paese prima di ottenere un'assoluzione. Un dettaglio che l'attivista egiziano ignorava. Patrick Zaki ha infatti riferito durante l'intervista con Fabio Fazio a "Che Tempo Che Fa" di voler raggiungere presto Bologna, città universitaria dove viveva per frequentare il Master in studi sulla parità di genere Gemma dell'Alma Mater di Bologna. "Non potrà andarsene fino alla fine del processo – avrebbero riferito le fonti informate -. Gli è vietato viaggiare all'estero".

"Quello che so di sicuro – spiegava l'attivista egiziano a Fabio Fazio durante l'intervista – è che non ho nessun divieto di viaggiare. Voglio tornare a Bologna. Adesso sto bene, mi sembra un sogno essere libero e sto cercando di capire cos'è successo in questi lunghi mesi". A Fanpage.it, il ricercatore e la sorella Marise hanno dichiarato di non essere mai stati informati della presenza di Patrick sulla black list. "Non ne sappiamo niente e non abbiamo idea di chi abbia diffuso questa informazione. Eravamo sicuri che non esistesse alcun divieto a lasciare il Paese perché nessuno ci ha riferito il contrario". Un'omissione forse mirata a fermare il ricercatore all'aeroporto qualora avesse deciso di lasciare l'Egitto per raggiungere l'Italia. L'attivista egiziano ha ricevuto il suo passaporto insieme a tutti gli effetti personali di sua appartenenza al momento della scarcerazione avvenuta l'8 dicembre scorso.

Dopo aver lasciato il carcere, l'attivista è tornato a casa con la famiglia in attesa del processo fissato per il 1 febbraio. Non sono infatti cadute le accuse riguardanti la diffusione di notizie falsi sul web per minare l'ordine pubblico e governativo. Il ricercatore è stato detenuto per 22 mesi senza poter assumere le proprie medicine o effettuare visite mediche. Secondo quanto rivelato dalla sorella Marise, Patrick avrebbe sempre dormito a terra nonostante i continui dolori alla schiena

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