Patrick George Zaki è stato trasferito nel carcere de Il Cairo
Patrick George Zaki, lo studente dell'Università di Bologna arrestato al Cairo con l'accusa di aver scritto una tesi sull'omosessualità, è stato trasferito dal carcere di Mansura a quello di Tora, nella capitale egiziana. Lo ha riferito uno dei suoi avvocati, Walid Hassan, senza poter precisare in quale sezione della prigione – se per detenuti politici o comuni – sia stato rinchiuso lo studente: questo non è un aspetto secondario bensì determinante per capire se il suo caso verrà trattato come un reato comune o come un atto di sovversione politica. L'udienza per il rinnovo della custodia cautelare prevista finora per sabato si terrà dunque al Cairo, ha detto il legale contattato per telefono dall'ANSA.
Intervistata da Repubblica Huda Nasrallah, avvocatessa che coordina il team che si occupa del caso, ha dichiarato: "Non capiamo perché è stato spostato e non sappiamo se ci sono buone ragioni per questo spostamento. Quello che sembra chiaro è che il suo caso è ora sotto la sicurezza dello Stato e che non dipende più dalla procura di Mansura". Saranno molto probabilmente necessari un paio di giorni per determinare dove si trova il ragazzo. La nuova udienza sul suo caso, prevista per sabato, sarà con tutta probabilità spostata a domenica. Patrick, 28 anni, studente dell'università di Bologna, è stato fermato l'8 febbraio al Cairo mentre faceva ritorno in Italia. È accusato di aver diffuso informazioni dannose per lo Stato egiziano attraverso la sua pagina Facebook.
Dal canto suo Patrick George Zaki si è sempre professato innocente ed ha respinto tutte le accuse nei suoi confronti: "Sono innocente. Conosco la legge e se fossi stato a conoscenza di qualsiasi illegalità non sarei tornato. Non capisco perché sono stato arrestato. Sono cristiano e avrei anche potuto chiedere asilo in Italia, ma non ho voluto".