video suggerito
video suggerito

Passanti accoltellati in Austria, aggressore investito e fermato da un rider: “Ho pensato ai miei figli”

Col suo gesto il fattorino, che stava consegnando cibo a domicilio in auto, ha impedito che il giovane 23enne colpisse altre persone sabato pomeriggio e aggravasse il già tragico bilancio dell’attacco che vede la morte di un 14enne e il ferimento di altre 4 persone.
A cura di Antonio Palma
6 CONDIVISIONI
Immagine

È stato un rider di 42 anni a fermare il 23enne che sabato pomeriggio ha accoltellato passanti a caso a Villach, in Austria, uccidendo un 14enne e ferendo 4 persone, tra cui alcune in gravi condizioni.  Col suo gesto il fattorino Allaaeddin Alhalabi ha impedito che il giovane colpisse ulteriormente le persone in strada e aggravasse il già tragico bilancio dell’attacco che ha sconvolto la cittadina della Carinzia, vicino ai confini italiani.

Il 42enne, cittadino siriano come l’aggressore, stava guidando la sua auto per andare a ritirare un ordine da un locale della zona per consegnare poi il cibo a domicilio quando si è imbattuto nella terribile scena. Quando ha visto persone ferite e sanguinanti e poi il giovane con un coltello non ci ha pensato troppo e si è scagliato su di lui con la vettura.

“In quel momento non ci ho pensavo. Mi sono diretto verso di lui per fermarlo” ha raccontato il fattorino ai giornali locali. “Ho pensato ai miei figli. Anche il ragazzo che giaceva a terra aveva dei genitori, un padre e una madre, e questo per me è stato terribile" ha aggiunto riferendosi al 14enne che poi purtroppo è morto poco dopo nonostante i soccorsi medici.

Immagine

"Allo stato attuale, l'intervento del 42enne ha contribuito al rapido arresto dell'autore dell’attacco", ha confermato il portavoce della polizia locale Rainer Dionisio. Il 23enne, ferito, infatti è stato arrestato poco dopo dalla polizia accorsa in zona. Sulle motivazioni del gesto si sta ancora indagando ma l’indagine è stata affidata alla sezione che si occupa di estremismo che ha assunto la direzione dell’inchiesta insieme all'Ufficio di polizia criminale dello Stato.

In quei concitati momenti qualcuno ha pensato che lo stesso 42enne fosse implicato nell’attacco. “Io mi sono diretto verso di lui per fermarlo ma poi all'improvviso diverse persone hanno iniziato a colpire la mia auto. Probabilmente pensavano che stessi pianificando un attacco. Ho chiuso la macchina e ho chiamato la polizia” ha raccontato il 42enne.

“Ora sono preoccupato che la gente pensi male di noi siriani, ma non siamo fatti così. È solo uno delle migliaia di siriani presenti in Austria. Spero davvero che la gente capisca che siamo qui semplicemente per vivere in pace con i nostri figli e le nostre famiglie" ha dichiarato il 42enne.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views