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Guerra in Ucraina

Parlamento ucraino approva mobilitazione generale alla guerra: cosa cambia adesso

Con l’approvazione del decreto Zelensky da parte del Parlamento ci sarà la mobilitazione generale di tutte le regioni e della città di Kiev e il servizio di sicurezza nazionale è incaricato di fornire supporto di controspionaggio.
A cura di Alessia Rabbai
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy (La Presse)
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy (La Presse)
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Il parlamento ucraino ha approvato il decreto Zelensky per una mobilitazione generale dell'Ucraina. Questa la decisione della Verkhovna Rada. Ciò che accade ora è la mobilitazione di tutte le regioni e della città di Kiev. Ad annunciare la notizia è stato il parlamento stesso sul suo sito web. Il servizio di sicurezza nazionale è stato inoltre incaricato di fornire supporto di controspionaggio. "Hanno cercato di distruggerci così tante volte, ma hanno fallito – ha detto oggi Zelensky in un videomessaggio – Ne abbiamo passate tante! E se qualcuno pensa che, dopo aver superato tutto questo, gli ucraini saranno spaventati, distrutti o si arrenderanno, non sa nulla dell'Ucraina. E non ha niente a che fare con l'Ucraina".

"Russi bambini confusi usati da Mosca"

Ieri il presidente ucraino da un luogo sconosciuto si è rivolto ai cittadini dicendo: "Siamo una nazione che ha infranto i piani del nemico in una settimana, li abbiamo fermati. I militari russi catturati non sanno perché sono qui e che i soldati nemici stanno fuggendo di nuovo in Russia. I russi sono bambini confusi, che vengono usati da Mosca". Una settimana fa Zelensy ha dichiarato la volontà di rimanere a difendere la terra ucraina: "Forze nemiche di sabotaggio sono entrate a Kiev, ma io resto qui" e migliaia di fucili semiautomatici sono stati distribuiti ai civili per difendersi dall'imminente attacco.

Chi riguarderà il decreto Zelensky

Zelensky ha firmato il decreto sulla mobilitazione generale a causa dell'invasione della Russia. Nel testo pubblicato sul portale ufficiale di legge: "Decreto: annunciare e realizzare una mobilitazione generale". Un provvedimento che riguarderà le persone soggette alla "coscrizione militare e i riservisti", ossia sia i cittadini iscritti in apposite liste per essere chiamati a svolgere il servizio militare obbligatorio presso le forze armate, sia coloro i quali pur mantenendo il loro status di civili si mettono a disposizione della difesa nazionale collaborando con le unità militari. Il decreto vedrà vedrà l'applicazione entro il trascorrere di novanta giorni all'interno del territorio di tutte le regioni ucraine. Prima della pubblicazione del provvedimento la dogana ucraina aveva già impedito ai cittadini maschi di età compresa tra i sedici e i sessant'anni di lasciare l'Ucraina.

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