Parlamento europeo: cento milioni di euro di finanziamento pubblico ai partiti
La denuncia arriva direttamente da Mario Borghezio, europarlamentare della Lega Nord, che ha presentato un'interrogazione parlamentare in cui si sottolinea lo "stridente e vergognoso contrasto con la strategia di spending review, raccomandata dalla stessa Commissione agli Stati membri" del regime di finanziamento della politica in atto nel Parlamento Europeo. In effetti, come riporta l'Ansa, "in vista delle elezioni 2014 il finanziamento pubblico dei partiti, dei loro gruppi parlamentari e delle fondazioni collegate, sfonderà il tetto dei 100 milioni di euro, con una quota destinata direttamente ai partiti che aumenterà del 27% (da 21,794 mln nel 2013 a 27,794) e con la parallela crescita della dotazione per le fondazioni e la copertura delle spese". I dati, del resto, sono estremamente significativi: "Nel 2012 sono stati 13 i partiti che hanno ottenuto finanziamenti, i più cospicui dei quali a favore del Ppe (6,482 milioni), del Pse (4,323 mln), dell'Alde (1,950) e dei Verdi (1,333 mln). Ma hanno ricevuto soldi – tra gli altri – anche la European Alliance for Freedom con sede a Malta (0,360 mln), gli EUDemocrats con sede in Danimarca e lo Euopean Christian Political Movement basato in Olanda (0,21 mln ciascuno) ed il Movement for a Europe of Liberties and Democracy di Parigi (0,621 mln)".
Un "sottobosco di sigle" che, denuncia Borghezio, "nasconde entità politiche notoriamente fantomatiche esistenti solo come atto notorio, sede più o meno fittizia, attività esterne di pura facciata". Da questa considerazione la richiesta di "adeguati ed approfonditi controlli e verifica di congruità delle spese pregresse dei partiti imputate al finanziamento europeo", avanzata direttamente al Presidente del Parlamento di Strasburgo, il socialista Martin Schultz.
