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Parlamentare inglese pro-Brexit minacciato di morte su Facebook

In un post, il riferismo all’omicidio di Jo Cox, la parlamentare inglese uccisa la scorsa settimana da un folle.
A cura di C. M.
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 Craig Mackinlay

Un commento su Facebook, lasciato sotto un post a favore della Brexit pubblicato dal membro dell'Ukip e parlamentare inglese Craig Mackinlay sulla sua pagina pubblica. Un coltello, una pistola, una faccina sorridente e un messaggio: "Un altro membro del parlamento a cui servirebbe". Un avvertimento o il commento un po' troppo sopra le righe lasciato da qualche avversario politico che pensava fosse lecito manifestare la propria contrarietà alla Ue cercando di spaventare il politico e imprenditore inglese?

Craig Mackinlay

A questa domanda cercherà di rispondere la polizia britannica, allertata dallo stesso parlamentare inglese non appena notato l'insolito commento su Facebook. In seguito all'omicidio della parlamentare laburista e favorevole al "remain" nell'Unione europea Jo Cox, assassinata da un folle la scorsa settimana, il clima che sta accompagnando gli inglesi al referendum sulla famigerata "Brexit", ovvero l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, caldeggiata dalle forze politiche più conservatrici, come appunto lo Ukip, è incandescente e alcuni parlamentari iniziano ad avere paura, nonostante dalle indagini sembra evidente come l'omicidio di Cox sembra essere scaturito dalla follia di un singolo, che non da un attacco organizzato da gruppi nazionalisti.

Commentando la questione che lo riguarda, Craig Mackinlay ha dichiarato: "In seguito agli scioccanti eventi dello scorso giovedì, è spaventoso che io abbia potuto ricevere una minaccia di morte via Facebook, con l'augurio che lo stesso trattamento riservato alla Cox possa essere applicato a me, corredato da varie emoticon raffiguranti una pistola, un coltello e una faccina sorridente", ha sostenuto il parlamentare inglese. "Purtroppo, tutti i parlamentari ricevono spesso comunicazioni di questo tipo, ma dopo l'omicidio di Jo Cox ho chiesto alla polizia di Kent di indagare sul caso per capire se questo tipo di messaggi costituiscano una violazione di legge", ha proseguito Mackinlay.

La polizia sta proseguendo con le indagini relative alle minacce e alle comunicazioni offensive ricevute dal parlamentare il 20 giugno scorso, fa sapere un portavoce delle forze dell'ordine.

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