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Parla la figlia della donna abusata da 50 uomini arruolati dal marito: “Papà ha drogato e fotografato anche me”

La straziante testimonianza rilasciata oggi in Tribunale dalla figlia minore di Gisèle Pélicot, la 72enne drogata e fatta stuprare da decine di uomini per anni dal marito in Francia. “Amavo quello che chiamavo mio padre, amavo l’immagine dell’uomo che pensavo di conoscere, ma ho scoperto che mi aveva drogata e fotografata a mia insaputa, nuda”.
A cura di Antonio Palma
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“Ho la ferma convinzione che in quelle foto scattate da quello che chiamavo papà ci sono anche io e non sono addormentata ma drogata”, è la straziante testimonianza rilasciata oggi in Tribunale dalla figlia minore di Gisèle Pélicot, la 72enne drogata e fatta stuprare da decine uomini per anni dal marito Dominique. Caroline, che è parte civile nel processo in cui è imputato il padre e che vede come vittima la madre, ha deciso di dare la sua testimonianza in tribunale dove nei giorni scorsi si è aperto il procedimento penale.

Secondo l’inchiesta, alcuni suoi fotomontaggi sono stati scoperti nei dispositivi digitali dell’imputato in una cartella intitolata "Mia figlia, nuda". Secondo la figlia di Gisèle, in realtà sarebbe proprio lei la donna nuda ripresa di spalle su un letto in alcuni scatti. “La polizia mi ha fatto vedere due foto in cui c'è una donna che dorme sdraiata su un fianco, con la luce accesa. Si vedono le sue natiche",  ha raccontato la figlia dell’imputato, aggiungendo: “Lì mi sono riconosciuta e ho capito che l'uomo che era mio padre e nel quale avevo completa fiducia, che credevo avesse integrità, che rispettava sua figlia, che era fiero di lei, che l'aveva sempre incoraggiata, scopro che in realtà mio padre mi aveva fotografata a mia insaputa, nuda".

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"Come si fa a rialzarsi dalle ceneri quando tuo padre è senza dubbio uno dei più grandi predatori sessuali degli ultimi anni?" ha aggiunto la donna oggi nella sua testimonianza. Un  racconto a cui ha assistito lo stesso genitore che dal suo canto ha ammesso di aver drogato la moglie, ma ha sempre smentito i fatti riguardanti sua figlia.

Caroline, spesso sopraffatta dall'emozione, ha evocato il giorno del 2 novembre 2020, quando sua madre ha scoperto di essere stata drogata dal marito e violentata da uomini da lui assoldati. “Per me c'è stato un prima e un dopo il 2 novembre 2020, precisamente alle 20:25, quando la mia vita è stata letteralmente stravolta” ha raccontato Caroline che due anni dopo l'arresto ha scritto anche un libro su quei fatti intitolato: “E ho smesso di chiamarti papà”.

"Amavo mio padre, amavo l'immagine dell'uomo che pensavo di conoscere, amavo l'immagine di quest'uomo sano e premuroso” ha rivelato ancora la donna, assicurando che mai si era accorta di uno sguardo inappropriato, di un gesto sgradito del genitore. “Tutto mi è caduto addosso come un vero cataclisma" ha raccontato, lanciando un messaggio ai giudici perché questo non accada mai più.

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