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Parigi, l’autore della strage di curdi provava un “odio patologico verso tutti i migranti”

William M., 69 anni, venerdì mattina ha ucciso tre curdi ferendone altri tre: da alcuni anni, secondo la Procura di Parigi, aveva maturato un “odio patologico nei confronti degli stranieri”.
A cura di Davide Falcioni
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"Provava un odio patologico nei confronti degli stranieri". È stato questo, secondo quanto dichiarato questa mattina dal Procuratore di Parigi, il movente che ha indotto William M. a uccidere tre curdi e ferirne altrettanti due giorni fa presso il Centro culturale curdo Ahmet-Kaya.

L'uomo è un francese di 69 anni che – interrogato dagli inquirenti – si sarebbe definito "depresso" e "suicida", ammettendo di aver sempre desiderato "uccidere migranti". La causa scatenante del suo odio xenofobo sarebbe un furto subito nel 2016, che secondo lui sarebbe stato commesso da un richiedente asilo. da quel momento in poi il rancore è montato trasformandosi in razzismo con connotati patologici, per stessa ammissione della Procura di Parigi.

William M. inoltre ha riferito agli inquirenti che venerdì mattina – prima di commettere il triplice omicidio – si era recato a Saint-Denis con la sua arma con l'intento di uccidere altri stranieri. Alla fine aveva deciso di rinunciare al suo "progetto" "viste le poche persone presenti e a causa del suo abbigliamento, che gli impediva di ricaricare facilmente la sua arma".

L'uomo ha quindi modificato i suoi piani. Ha raggiunto rue d'Enghien, nel 10° arrondissement di Parigi, e ha commesso la strage. Il sospettato ha ammesso di sapere che quel quartiere ospitava il centro culturale curdo Ahmet-Kaya, davanti al quale ha aperto il fuoco.

Il 69enne ha confessato ripetutamente il suo odio nei confronti di tutti i migranti: ha inoltre spiegato di aver aggredito vittime che non conosceva, specificando di essere arrabbiato con i curdi per aver "fatto dei prigionieri durante la loro lotta contro l'Isis anziché uccidere quei miliziani". William M. ha aggiunto poi che il suo unico rimpianto è stato quello di non essersi ucciso. "Ho sempre pensato che se mi fossi suicidato avrei portato i miei nemici nella tomba con me". Quando gli investigatori gli hanno chiesto chi fossero i suoi nemici la risposta è stata laconica: "Tutti gli stranieri non europei".

L'uomo aveva aggredito dei migranti anche un anno fa

L'uomo, che si sospetta abbia gravi problemi psichici, è stato coinvolto in aggressioni a sfondo razzista anche in passato. L'8 dicembre 2021 ad esempio si è recato con una sciabola in un campo occupato da migranti situato nel 12° arrondissement  di Parigi. L'anziano ferì due persone con l'arma e distrusse sei tende, prima di essere ferito dalle vittime nel tentativo di disarmarlo. Dopo un anno di detenzione preventiva, è stato rilasciato il 12 dicembre scorso.

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