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Paradossi USA: più facile essere ammessi ad Harvard che fare i commessi a Wall Mart

L’8,9% delle richieste di ammissione nelle principali università americane sono andate a buon fine. Una percentuale di gran lunga superiore alle probabilità di venire accettati a lavorare a Wal-Mart.
A cura di D. F.
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Le otto università più prestigiose degli Stati Uniti, nonché tra le più importanti del mondo, hanno pubblicato i risultati delle ammissioni per il prossimo anno accademico, rivelando un curioso particolare: l'8,9% delle richieste infatti sono andate a buon fine. Una percentuale di gran lunga superiore alle probabilità di venire accettati a lavorare a Wal-Mart. Lo scorso anno, infatti, il colosso della vendita al dettaglio ha inaugurato una nuova sede nell'area di Washington Dc: qui sono arrivate 23.000 candidature per solo 600 posti, con una percentuale di accettazione del 2,3%, due volte più selettiva di Harvard e ben cinque più di Cornell. Insomma, è di gran lunga più facile negli Stati Uniti ambire a diventare tra i principali economisti o intellettuali del paese, piuttosto che fare i commessi o i magazzinieri in una catena Wall Mart.

A rivelarlo è stato il Washington Post: secondo il giornale statunitense nel 2013 la catena di supermercati, Wegman, ha avuto una percentuale di assunzione del 5%, mentre Google ha spazio solo per lo 0,5% delle persone che fanno richiesta di lavoro. In tutto le otto università più prestigiose e costose d'America hanno ricevuto 253.472 richieste da parte di studenti e hanno aperto le porte solo a 22.624 persone. Tra queste la meno selettiva è stata Cornell con il 14% di ammissioni, mentre le tre più selettive sono state Columbia (6,9%), Yale (6,3%) e Harvard (5,9%).

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