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Papa Francesco vuole fare un miracolo:” Guarire tutti i bambini che soffrono”

Esce “L’amore prima del mondo”, il libro di Bergoglio con le risposte ai bambini di tutto il mondo. Il Papa parla della sua passione per il calcio e per il tango, ma anche di questioni più profonde, come la perdita della mamma e le sofferenze che ogni giorno vivono milioni di bimbi.
A cura di Biagio Chiariello
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"Ballate come facevo io, mette allegria". E anche: "Se potessi fare un miracolo guarirei tutti i bambini". Sono alcune delle risposte alle lettere che diversi bambini hanno inviato a Papa Francesco, e che lo stesso Bergoglio ha deciso di raccogliere nel libro "L'amore prima del mondo", da domani in libreria (edito da Rizzoli), e di cui il Corriere della Sera ha pubblicato alcune anticipazioni. Come la seguente, in risposta a William, americano di 7 anni: se potessi fare un miracolo "io guarirei i bambini. Non sono riuscito ancora a capire perché i bambini soffrano. Per me è un mistero. Non so dare una spiegazione. Mi interrogo su questo. Prego su questa domanda: perché i bambini soffrono? È il mio cuore che si pone la domanda. Gesù ha pianto e piangendo ha capito i nostri drammi. Io cerco di capire. Se potessi fare un miracolo, guarirei tutti i bambini".

Nel libro, curato da padre Antonio Spadaro, il Santo Padre affronta alcune questioni teologiche spiegandole ai più piccoli e ricorda la sua infanzia. Ad esempio, a Prajla, 6 anni albanese, papa Francesco scrive che da piccolo gli piaceva "proprio tanto" ballare. "Mi piaceva stare insieme con altri bambini, giocare, fare la ronda, ma anche ballare le nostre danze tipiche dell’Argentina. Mi divertivo molto. Poi da ragazzo mi piaceva ballare il tango. Mi piace tanto il tango – ricorda Bergoglio-. Vedi, ballare è esprimere la gioia, l’allegria. Quando uno è triste non può ballare. Generalmente i ragazzi hanno una grande risorsa: essere contenti. E per questo quando si è giovani si balla e così si esprime l’allegria del cuore". E suggerisce infine: "Ballate, voi che siete bambini, così non sarete troppo seri quando sarete grandi".

Ad un bimbo australiano che ha perso la mamma dice: "Sta in cielo bella, splendida, piena di luce. È proprio la mamma che tu conosci, ma più bella che mai. E lei ti guarda e sorride a te che sei suo figlio. Ogni volta che ti vede tua mamma è contenta, se ti comporti bene. Se non ti comporti bene, lei ti vuol bene lo stesso e chiede a Gesù di farti più buono. Pensa così la tua mamma: bella, sorridente e piena di affetto per te”.

Il Pontefice parla anche della sua passione per il calcio, rispondendo a Wing (Cina, 8 anni): "Io non ho mai giocato partite serie perché non ho mai imparato bene la tecnica del gioco. Il mio piede non è agile. Ma mi piace tanto vedere giocare le squadre sul campo. Sai perché? Perché vedo che è un gioco di squadra, di solidarietà. Mi appassiono nel vedere una partita". Quando si fa gioco di squadra, spiega Bergoglio, "si cerca il bene di tutti senza pensare al bene personale o a mettersi in mostra. Così dovrebbe essere anche nella Chiesa".

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