Papa Francesco: “Usare il nome di Dio per compiere violenza è una bestemmia”
“Cari fratelli e sorelle desidero esprimere il mio dolore per gli attacchi terroristici che nella tarda serata di venerdì hanno insanguinato la Francia causando numerose vittime. Al presidente della Repubblica francese e a tutti i cittadini porgo l'espressione del mio fraterno cordoglio e in particolare mi sento vicino ai familiari delle persone che hanno perso la vita”. Con queste parole papa Francesco ha aperto l’Angelus di oggi, pronunciato in piazza San Pietro di fronte a migliaia di fedeli, accorsi in Vaticano fin dalle prime ore del mattino. Il Pontefice si è detto visibilmente colpito da quanto accaduto a Parigi, dove un sanguinoso attacco terroristico ha causato oltre 130 morti e circa 350 feriti, alcuni dei quali ancora in gravissime condizioni.
Bergoglio ha spiegato come di fronte a tali atti non si possa “non condannare l'inqualificabile affronto alla dignità della persona umana”, soprattutto quando si è costretti a fare i conti con una “barbarie che lascia sgomenti”. E non c’è risposta alla domanda: “Come può l’uomo ideare e realizzare eventi così orribili, che sconvolgono la Francia e il mondo intero?”.
Poi il Pontefice ha voluto inviare un chiaro messaggio, che acquista una particolare rilevanza in momenti come questo: “Voglio riaffermare con vigore che la strada della violenza e dell'odio non risolve i problemi dell'umanità e mai potrà farlo. Utilizzare il nome di Dio per giustificare questa strada è una bestemmia”.