video suggerito
video suggerito

Papa Francesco sarà a Cuba dal 19 al 22 settembre

Oltre all’Avana dove atterrerà, Papa Francesco visiterà la città di Holguin, il santuario del Cobre e Santiago di Cuba, per poi proseguire alla volta degli Usa.
A cura di Susanna Picone
20 CONDIVISIONI
Immagine

L’annuncio ufficiale è arrivato poche ore dopo l’incontro in Vaticano tra Papa Francesco e il leader cubano Raùl Castro: Bergoglio, che ha già in programma un viaggio negli Usa, il prossimo settembre visiterà anche Cuba. Papa Francesco sarà sull’isola dal 19 al 22 settembre, poi proseguirà alla volta degli Usa. Atterrerà all’Avana e, come si legge nel programma della visita reso noto dalla Conferenza episcopale cubana, il Papa visiterà anche la città di Holguin, il Santuario del Cobre e Santiago de Cuba, da dove ripartirà verso gli Stati Uniti. Dopo Cuba, infatti, Papa Bergoglio visiterà Washington, New York e Filadelfia per poi tornare in Vaticano il 28 settembre. È la terza volta che un Papa va a Cuba: prima di Francesco vi è stata la visita di Giovanni Paolo II nel gennaio del 1998 e quella di Benedetto XVI nel marzo del 2012.

L’annuncio dopo la visita di Raùl Castro in Vaticano – L’annuncio ufficiale della visita di Papa Francesco a Cuba arriva, appunto, all’indomani dell’incontro durato circa un’ora tra il Santo Padre e il leader cubano che domenica ha prima avuto un colloquio con Bergoglio (che ha detto di aver ringraziato per il suo contributo al riavvicinamento tra Cuba e gli Stati Uniti) e poi ha visto il premier italiano Matteo Renzi. Proprio nel corso della conferenza stampa con Renzi Raùl Castro ha affermato di essere rimasto molto colpito dalla saggezza di Bergoglio e ha detto che “se continua così” tornerà alla Chiesa cattolica.

L’incontro tra il Papa e i bambini – Di pace e di guerra, infine, Papa Francesco ha parlato ieri incontrando 7000 bambini delle scuole primarie di Roma nell’Aula Paolo VI in Vaticano all’udienza organizzata dalla Fondazione Fabbrica della pace. Bergoglio ha incoraggiato i bambini a diffondere la cultura dell’inclusione e della riconciliazione e non ha risparmiato critiche severe ai potenti della Terra. “C'è tanto bisogno di fabbriche della pace – ha detto Francesco -, perché purtroppo le fabbriche di guerra non mancano!”. “La guerra è frutto dell'odio, dell'egoismo, della voglia di possedere sempre di più e di prevalere sugli altri – ha proseguito il Pontefice -. E voi per contrastarla vi impegnate a diffondere la cultura dell'inclusione, della riconciliazione e dell'incontro”.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views