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Papa Francesco rimuove Bagnasco dalla Congregazione per i vescovi

Lo scontro tra i due dura da nove mesi: da quando, cioè, Bergoglio aveva accolto la nomina di Bergoglio, salutando “la notizia dell’elezione del Cardinale Angelo Scola a successore di Pietro”.
A cura di Biagio Chiariello
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Sembra ormai irrimediabile la rottura tra Papa Francesco e il cardinale Angelo Bagnasco. La decisione di Bergoglio di rimuovere il presidente della Conferenza Episcopale Italiana dalla Congregazione per i vescovi ha formalizzato, in qualche modo, la spaccatura sempre più profonda tra loro. Bagnasco sarà sostituito dal vicepresidente Gualtiero Bassetti, profilo diametralmente opposto al suo. Insomma, sembra l'ultimo atto di un duro scontro, una netta contrapposizione che va avanti da mesi, quasi da un anno. Un confronto che non va visto solo come l'opposizione tra due delle figure più potenti dell'universo ecclesiastico, ma quanto piuttosto fra due modi distinti e distanti di guardare alla Chiesa. L'inizio dello scontro tra Bergoglio e Bagnasco fu proprio nel giorno della fumata bianca di Papa Francesco, il 13 marzo scorso, quando un comunicato della Cei, firmato dall’ormai ex segretario generale monsignor Mariano Crociata, salutava “la notizia dell'elezione del Cardinale Angelo Scola a successore di Pietro”. Da lì i rumors sulle divergenze tra i due si sono fatte sempre più insistenti, fino allo scorso settembre quando si era vociferato delle dimissioni di Bagnasco dalla Cei. Ieri il Papa ha compiuto 77 anni e l'arcivescovo di Genova gli ha inviato "gli auguri più affettuosi". Oggi la decisione di "cacciarlo" dalla Congregazione per i vescovi.

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