Papa Francesco racconta Benedetto XVI: “Mi ha lasciato crescere, era umile ma accerchiato e soffriva”
“Benedetto XVI era un uomo di grande dolcezza, era umile e preferiva non imporsi. Così ha sofferto molto”, in questo modo Papa Francesco ricorda il suo predecessore Benedetto XVI col quale ha convissuto in Vaticano per lungo tempo dopo la rinuncia di Ratziger che ha aperto le porte al suo pontificato. “In alcuni casi, alcune persone hanno approfittato di lui e hanno limitato i suoi movimenti. Purtroppo, in un certo senso, lo stavano accerchiando” ha raccontato Bergoglio nel libro intervista con il giornalista Javier Martínez-Brocal, “El Sucesor” in cui dà un ritratto degli ultimi anni di vita di Benedetto XVI.
Il primo incontro tra i due come Papi il 23 marzo 2013, dieci giorni dopo l’elezione, quando discussero del controverso caso Vatileaks. “Benedetto XVI si sedette a un tavolo, sopra c'erano un grosso scatolone e una cartellina. ‘Questi sono gli atti dell'inchiesta'. Si riferiva alle conversazioni dei tre cardinali ‘investigatori' sul caso Vatileaks. C'era di mezzo una vera e propria cricca. C'era chi manovrava, chi raggirava… Tra le vittime ci fu anche l'allora cardinale Pietro Parolin, volevano impedire la sua nomina a segretario di Stato" ha rivelato Bergoglio nel libro, frutto di tre conversazioni fra Papa Francesco e Javier Martínez-Brocal avvenute tra luglio 2023 e gennaio 2024.
“C'erano alcune persone con ruoli di secondo piano che avevano le mani in pasta. Tomko, De Giorgi e Herranz indagarono per mesi e presentarono le loro conclusioni soltanto a Benedetto XVI. Per questo quel giorno a Castel Gandolfo Benedetto volle spiegarmi personalmente le conclusioni a cui erano giunti i tre cardinali" ha rivelato ancora Bergoglio nel testo i cui estratti sono stati pubblicati da Repubblica e Vaticannews.
Da quel momento tra i due è nato un rapporto di piena fiducia durato quasi dieci anni. “Mi ha lasciato crescere, è stato paziente. E se non vedeva bene qualcosa, ci pensava tre o quattro volte prima di dirmelo. Mi ha lasciato crescere e mi ha dato la libertà di prendere decisioni” ha ammesso infatti il Pontefice, ricordando che il predecessore non ha mai interferito: “Non mi ha mai tolto il suo appoggio. Forse c'era qualcosa che non condivideva, ma non l’ha mai detto”.
“Ho avuto un colloquio molto bello con lui quando alcuni cardinali sono andati a incontrarlo sorpresi dalle mie parole sul matrimonio omosessuale, e lui è stato chiarissimo con loro. Si sono presentati a casa sua per farmi praticamente un processo, lui li ha ascoltati e con molta elevatezza li ha aiutati a distinguere le cose. Come mi ha difeso!… Sempre mi ha difeso” ha sottolineato ancora Papa Francesco.
Sui motivi della rinuncia al papato da parte di Benedetto XVI, il Pontefice spiega: "Lo so perché è stato lui stesso a dirmelo. Ha rinunciato per onestà. Sentiva che le forze lo stavano abbandonando, ed era un problema. Non era per nulla attaccato al potere. Alcuni mi chiedono se anch'io ho intenzione di rinunciare. È una possibilità reale, ma per il momento non ne sento la necessità".
L’ultima volta che si sono visti è stato mercoledì 28 dicembre 2022: “Benedetto giaceva a letto. Era ancora cosciente, ma non riusciva a parlare. Mi guardava, mi stringeva la mano, capiva quello che dicevo, ma non riusciva ad articolare una parola. Rimasi con lui così per un po’, guardandolo e tenendogli la mano. Ricordo perfettamente i suoi occhi chiari… Gli ho detto qualche parola con affetto e l’ho benedetto. In questo modo ci siamo salutati” ha rivelato il Pontefice, raccontando che, dopo i funerali di Ratzinger, ha disposto una revisione delle esequie papali perché il corpo non venga più esposto fuori dalla bara. I Papi saranno “vegliati e sepolti come qualsiasi altro figlio della Chiesa. Con dignità, come qualsiasi cristiano” ha concluso Papa Francesco.