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Papa: “Oggi si scartano giovani e anziani, è l’eutanasia della società”

Bergoglio è intervenuto in un collegamento con cinque scuole di cinque continenti organizzato da Scholas, sottolineando anche la piaga della disoccupazione giovanile. “Il futuro è nelle loro mani” ha detto.
A cura di Biagio Chiariello
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La “cultura dello scarto” per la quale si mettono da parte giovani e anziani è “un'eutanasia silenziosa della società”.  Lo ha detto Papa Francesco in un collegamento con 5 scuole di 5 continenti organizzato da Scholas nel quale ha sottolineato anche la piaga della disoccupazione giovanile. “Non ho la sfera di cristallo ma so che il futuro è nelle mani dei giovani che hanno ali per volare e sognare e radici per ricevere” da chi è stato prima di loro, è stata la risposta che ha dato Bergoglio ad un ragazzo che gli chiedeva se secondo lui il futuro sarà migliore o peggiore. “Educazione, sport, cultura”: sono le tre cose fondamentali perché “i giovani possano prepararsi al lavoro e alla vita” ha proseguito il Santo Padre. In tal senso ha invitato i ragazzi a “lavorare in squadra, studiare in squadra, andare nel cammino della vita in squadra e a non essere egoisti. Andate avanti insieme – ha esortato – in questo cammino della comunicazione, per costruire ponti e cercare la pace attraverso l'istruzione, lo sport e la cultura”. La metafora sportiva è fondamentale: “Lo sport è importante, insegna a giocare in squadra, salva dall'egoismo”, dice Francesco. E ancora, “i giovani non vogliono la guerra ma vogliono la pace”.

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